© LaPresse Che diavolo: cuore rossonero, sogno per 50.000
MILANO - La resurrezione del Diavolo. Quello cinese, direttamente dalle ceneri del Milan ultratrentennale lasciato in eredità dalla diarchia Berlusconi&- Galliani. Non poteva iniziare meglio la nuova avventura rossonera. Vestita, a festa, con una campagna acquisti di altissimo livello che ha entusiasmato soprattutto i suoi tifosi. Sul red (and black...) carpet milanista sono sfilati ben 11 nuovi calciatori. Un’intera squadra con tutti i ruoli ottimamente coperti. Un’operazione, quella griffata dalla coppia Fassone&Mirabelli, di altissimo profilo, che ha ottenuto molteplici scopi. Le 6 vittorie ufficiali consecutive, in altrettante partite (4 in Europa League e 2 in campionato) hanno riattivato passione ed entusiasmo del popolo rossonero. Che, come sempre, ha premiato concretamente la buona volontà dei nuovi padroni.
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DOPPIO BIS - Così come era successo a metà degli Anni ‘80 quando Berlusconi raccolse in un’aula di tribunale i resti di un Milan sedotto e abbandonato da Giussy Farina, anche il Nuovo Milan «made in Cina» è stato gratificato da un applausometro ricco e intenso. È tornato anche a sorridere il cassiere di via Turati che nelle prime 3 partite della nuova stagione (Craiova, Shkendija e Cagliari) ha contato oltre 4,2 milioni di euro. Una cifra considerevole a fronte di quasi 160.000 spettatori spalmati nelle 3 uscite di San Siro. Di conseguenza anche la campagna abbonamenti per il campionato (che dovrebbe esaurirsi in occasione della seconda sfida casalinga, Milan-Udinese del 17 settembre) ha avuto un notevole impulso. Casa Milan ha confidato che si accontenterebbe di lambire quota 35.000. Ma non è detto che si riesca a sfiorare la vetta dei 40.000. Anche grazie alle ottime iniziative del club rossonero che intende incentivare il ritorno delle famiglie a San Siro. Un fenomeno favorito anche dalla abolizione della tessera del tifoso.
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CARICA - Quindi appare praticamente garantita, fra abbonati e paganti, la «carica dei 50.000» sul campo amico. Una situazione favorevole e gradita che ormai si era persa nella notte dei tempi (Scudetto 2010-2011) a causa del lento e inesorabile declino del Milan berlusconiano. Non sarà possibile raggiungere, da subito, lo stesso scopo per quanto riguarda il girone eliminatorio di Europa League. Il «parterre » degli avversari del Milan (Austria Vienna, Rijeka, Olympiakos) non è di primissimo livello. Ma, scollinata la prima fase, c’è da giurare che anche su questo fronte i tifosi e la passione rossoneri saranno all’altezza della situazione. Del resto anche negli anni bui appena archiviati i milanisti hanno fatto crollare, complici anche i pochi abbonamenti (per diversi anni sotto quota 20.000 tessere), il record d’incasso per le partite di campionato arrivando oltre quota 3,7 milioni di euro nel derby e nella sfida contro la Juventus.