Serie A, Roma-Napoli 1-4: la lezione di Ancelotti all'Olimpico

Giallorossi travolti in casa: gol di Milik, Mertens, Verdi e Younes. Inutile il pari momentaneo su rigore siglato da Perotti. Con questa vittoria i partenopei blindano il secondo posto. Per la squadra di Ranieri la corsa alla Champions di fa sempre più difficile
Serie A, Roma-Napoli 1-4: la lezione di Ancelotti all'Olimpico© ANSA
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ROMA - Non c'è mai stata partita, sotto nessun punto di vista. Il Napoli di Ancelotti si diverte e travolge una Roma allo sbando, a tratti imbarazzante, per 4-1 in un Olimpico gelato nonostante le temperature quasi estive. Milik, Mertens, Verdi e Younes hanno sugellato una prestazione splendida da parte degli azzurri che non hanno mai perso il controllo di un match dominato in lungo e in largo. Troppo brutta la Roma. Lenta, timida, impaurita, senza voglia o carattere. Un fantasma. Un atteggiamento inconcepibile, vista l'importanza della partita. Il momentaneo pareggio arrivato su rigore grazie a Perotti in chiusura di primo tempo è stato solo un episodio, nulla più. Scavalcata dall'Atalanta e incalzata da Sampdoria e Torino (e in attesa di Inter-Lazio di stasera), adesso la corsa alla Champions dei giallorossi diventa quasi un'utopia. 

LE SCELTE - Per provare a sfatare il tabù Napoli (due vittorie su due per i partenopei nelle ultime sfide all'Olimpico) Ranieri fa all-in, punta sul 4-2-3-1 e mette in campo dall'inizio gli acciaccati Manolas, Kolarov e De Rossi. Out Zaniolo per influenza, dentro Cristante, chiamato ad un lavoro di cerniera fra la mediana e la trequarti. Indisponibili Pellegrini, Florenzi e El Shaarawy. Nel Napoli Ancelotti - privo di Insigne, Diawara, Albiol e Ghoulam - punta forte sul duo d'attacco Mertens-Milik. Il derby del Sole non scalda più: nonostante le temperature primaverili, sugli spalti meno di 40 mila spettatori.

PRIMO TEMPO - Pronti via e il Napoli va subito in vantaggio. Sono passati appena novanta secondi quando Verdi verticalizza per Milik che con una magia stoppa il pallone di tacco in area giallorossa e polverizza Olsen con un sinsitro sotto l'incrocio. Quella del polacco è una meraviglia per gli occhi e una condanna per la Roma che vede la sua partita mettersi immediatamente in salita. Fin dalle prime battute è evidente la differenza di morale fra le due squadre. La Roma è lenta e impacciata, non riesce a costruire trame di gioco e perde un'infinità di palloni. Il Napoli è chiaramente superiore e gestisce senza affanni il vantaggio-lampo del suo bomber (alla prima marcatura contro i giallorossi). Tanto sono compassati i padroni di casa quando lucidi e reattivi gli ospiti. Il problema partenopeo è la mancanza totale di cinismo sotto porta. Tante, tantissime le occasioni da gol e le ripartenze sbagliate per un eccesso di fiducia o imprecisione. La Roma si vede dalle parti dell'inoperoso Meret solo in due occasioni con un colpo di testa di Nzonzi e un tiro di Perotti entrambi fuori misura. L'assenza di Zaniolo si sente moltissimo: senza il suo gioiello i giallorossi non riescono mai a cambiare ritmo. La squadra di Ranieri è ferma quando attacca e disorganizzata quando difende. Ovviamente il Napoli ne beneficia in termini di possesso palla (chiuderà il primo tempo con il 67% sul totale). Olsen alla mezz'ora tiene viva la squadra salvando su Verdi che a due passi dalla porta centra il portiere svedese divorandosi il raddoppio. Sei minuti dopo l'arbitro Calvarese annulla il bis di Milik, servito in fuorigioco millimetrico da Mertens. Il pericolo sventato non accende però la Roma che continua a subire il fraseggio avversario a tutto campo. E' sorprendente, così, ciò che accade al 46': nell'unico fraseggio offensivo dei padroni di casa, Meret affossa in area Schick, servito da un appoggio di testa di Nzonzi. L'arbitro fischia un rigore sacrosanto che Perotti non sbaglia. E' il pareggio insperato per la Roma che raggiunge l'1-1 proprio in chiusura di tempo. 

RIPRESA, E' NAPOLI SHOW - La squadra giallorossa comincia la ripresa in modo inguardabile. Un errore clamoroso e imperdonabile che il Napoli punisce subito con un micidiale uno-due. Al 50' Callejon dalla destra mette in area un cross teso che Olsen buca in modo imbarazzante. Mertens ringrazia e sotto misura appoggia in rete il nuovo vantaggio azzurro (78° gol in serie A per il belga che raggiunge Cavani). Le già flebili speranze giallorosse si sbriciolano cinque minuti dopo quando da una ripartenza di Fabian Ruiz arriva il tris di Verdi, bravo a battere Olsen nel cuore dell'area giallorossa. E' la pietra tombale alle residue speranze di remuntada romanista. Il Napoli è troppo forte, troppo sicuro, troppo equilibrato rispetto ai timidi e spaesati avversari. Ranieri dalla panchina chiede una reazione che non arriva. Manca il carattere e, forse, gli attributi giusti. Nemmeno l'innsesto di Zaniolo al posto del fischiato Schick dopo un'ora cambia le sorti di una partita ormai segnata. Ancelotti leva Mertens e Hysaj (usciti dal campo acciaccati) per Ounas e Malcuit. Olsen prova a riabilitare la sua partita salvando in un paio di circostanze su Milik ma il tempo scorre via senza particolari sussulti. Cristante è l'unico della Roma a provare con convinzione la via del gol e in un'occasione ci va vicinissimo, esaltando i riflessi di Meret. Sulla ribattuta del portiere del Napoli è Nzonzi di testa a centrare la traversa. A dieci minuti dalla fine arriva anche il poker partenopeo firmato da Younes. E' il risultato più giusto vista la differenza di valori in campo. Il Napoli blinda il secondo posto e si riporta a 15 punti dalla Juventus capolista. Per la Roma - scavalcata in classifica anche dall'Atalanta - adesso la strada che porta in Champions diventa una montagna quasi invalicabile. 

FROSINONE-SPAL 0-1, CRONACA E TABELLINO

LE ALTRE PARTITE - Nel Batistuta day, il Franchi si veste a festa. Per celebrare i 50 anni del Re Leone (presente in tribuna con la sua famiglia) la squadra di Pioli gioca bene ma non riesce a superare il Torino di Mazzarri sprecando una buona occasione per tornare in zona-Europa. I granata, che a Firenze non vincono dal 1976, riescono a riequilibrare una sfida cominciata male con il gol iniziale di Simeone (pessima, nell'occasione, la disposizione della difesa). A riacciuffare il match ci pensa un gioiello di Baselli al 35' con uno strepitoso tiro a giro dal limite. L'1-1 finale permette a Mazzarri di coltivare ancora il sogno Europa League, adesso distante solo due punti. Nell'altra sfida delle 15 vittoria fondamentale della Spal a Frosinone. Il gol di Vicari al 13' permette alla squadra di Semplici di conquistare tre punti vitali in ottica salvezza. Per i ciociari la retrocessione di avvicina sempre di più.

FIORENTINA-TORINO 1-1, CRONACA E TABELLINO


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