Serie A, alcuni club contro la ripresa: "Rischio incalcolabile"

Dopo la riunione del Consiglio, la Lega sta preparando un documento tecnico unitario alla vigilia dell'assemblea
Serie A, alcuni club contro la ripresa: "Rischio incalcolabile"© ANSA
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MILANO - Quali effetti giuridici potrebbero subire calciatori o club se il campionato si interrompesse di nuovo per il contagio da Coronavirus? E' uno dei tre quesiti per la Figc che alcuni club contrari alla ripresa hanno sollevato alla vigilia dell'assemblea della Lega Serie A. "L'assunzione del rischio di un fatto non più imprevedibile potrebbe ricadere sul club che si è assunto il rischio di prosecuzione pur in presenza di un rischio incalcolabile", si legge nel documento. A quanto si apprende, dopo il Consiglio che si è riunito nel pomeriggio, la Lega sta preparando un documento tecnico unitario. 

Serie A, alcune società contro la ripresa

La posizione è confermata alla vigilia dell'assemblea, in programma domani in videoconferenza, della Lega Serie A. I club hanno il timore che sulle società possano ricadere gli effetti di un rischio definito incalcolabile. Intanto Rodolfo Tavana si è dimesso dalla Commissione medico scientifica della Federcalcio, dove sedeva come rappresentante della Lega Serie A. "Non ho avuto problemi col presidente della Commissione. Nell'ultimo mese e mezzo ho dedicato molto tempo alla Commissione, ora questioni personali e professionali mi impediscono di dedicarle l'attenzione che merita, per cui preferisco passare il testimone a chi possa occuparsene a tempo pieno" ha precisato Tavana.

Il comunicato del Parma

"Parma Calcio 1913, in riferimento ad erronee ed imprecise indiscrezioni di stampa, è costretto a ribadire in modo inequivoco la posizione assunta sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Ossia la piena disponibilità alla ripresa della stagione calcistica, qualora le condizioni sanitarie del Paese lo permettessero e – di conseguenza – le decisioni delle autorità competenti la definissero. Nello specifico, occorre evidenziare che Parma Calcio – contrariamente a quanto riportato in serata da alcune fonti giornalistiche – non ha sottoscritto nelle ultime ore alcun documento in merito, in quanto – al di là di contenuti più o meno condivisibili – ritiene questo modo di procedere divisivo e non coerente alle difficoltà del momento, che richiederebbe da parte di ogni attore in campo non solo il massimo impegno a soluzioni unitarie, ma soprattutto un senso di responsabilità, serietà e sobrietà adeguato alla drammaticità del momento".


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