Milan-Inter 1-1: sblocca Calhanoglu, poi arriva l'autorete di De Vrij. Pioli ancora in testa

Derby equilibrato e divertente. Sblocca l'ex Calhanoglu su rigore, poi arriva la sfortunata autorete del difensore olandese. Lautaro sbaglia un penalty, Saelemaekers colpisce un palo nel finale. Deludono Ibrahimovic e Dzeko. Inzaghi resta a -7 dalla vetta
Milan-Inter 1-1: sblocca Calhanoglu, poi arriva l'autorete di De Vrij. Pioli ancora in testa© ANSA
Simone Zizzari
6 min

Finisce con un pari che fa ridere più Pioli di Inzaghi il derby di Milano. Una partita divertente ed equilibrata che ha vissuto di fiammate improvvise e ha regalato emozioni sparse, concentrate soprattutto in grande finale rossonero. L’Inter ha sprecato tanto nel primo tempo, a cominciare da un rigore fallito da Lautaro Martinez. Il Milan ha ruggito negli ultimi dieci minuti con un palo clamoroso colpito da Saelemaekers. Alla fine è stato un 1-1 deciso dal vantaggio dell’ex Calhanoglu (su rigore) e il pari arrivato con una sfortunata autorete di De Vrij. Deludenti le prove di Ibrahimovic e Dzeko. Il Milan resta in testa al campionato assieme al Napoli, l’Inter è ancora terza a sette lunghezze di distanza.

Le scelte di Pioli e Inzaghi

Per il derby numero 175 Inzaghi punta sull'ex Hakan Calhanoglu con Brozovic e Barella a completare il terzetto di centrocampo. Indietro confermatissimi Skriniar, De Vrij e Bastoni. Sulle fasce agiscono Perisic e Darmian con il Dzeko-Lautaro chiamato agli straordinari. Pioli opta per Ibrahimovic dall’inizio con il trio Diaz, Krunic e Leao alle sue spalle. Ballo-Touré sostituisce lo squalificato Theo Hernandez mentre in mediana è confermata la coppia Tonali-Kessié.

Primo tempo nel segno di Calhanoglu

Il primo tempo vive di fiammate improvvise. L’attenzione e la copertura viene prima dello spettacolo. Però i ritmi sono alti e si gioca con il giusto agonismo, come richiede un derby come questo. L’inizio è di marca interista con Calhanoglu a dirigere le operazioni e il Milan a restare (troppo) sulla difensiva. Proprio l’ex più atteso si procura un rigore al 10’ ma l’errore è tutto di Kessié che tergiversa troppo palla al piede nella propria area di rigore: il turco è lesto nel rubargli la palla e nel finire a terra dopo un contrasto dello stesso ivoriano. Per l’arbitro Doveri non ci sono dubbi: è rigore. Sul dischetto va lo stesso Calhanoglu che non fallisce. La replica milanista non si fa attendere e il pareggio arriva quasi subito. Siamo al 17’ quando da una punizione di Tonali arriva l’autorete clamorosa di De Vrij, sfortunato nel deviare di testa nella propria porta un pallone velenoso conteso a Tomori. L’1-1 accende ancora di più l’entusiasmo di un San Siro bollente. I fuochi d’artificio iniziali però si esauriscono presto. La gara vive di un equilibrio totale con le due squadre ad annullarsi vicendevolmente. Per assistere ad una nuova, clamorosa chance bisogna attendere il 25’ quando su un lancio di Lautaro Martinez è Darmian ad infilarsi in area milanista e a finire a terra dopo un intervento in scivolata di Ballo-Touré. E’ di nuovo penalty per i nerazzurri. Stavolta la responsabilità se la prende il Toro che calcia bene ma trova il prodigioso intervento di Tatarusanu, bravo ad allungarsi sul lato giusto e a neutralizzare il tiro dell’attaccante argentino. Per il resto del primo tempo si vede solo tanta intensità, estrema cautela ma scarsa lucidità. Leao si accende con un sinistro ben deviato da Handanovic, Ibra invece non si vede mai (alla pari di Dzeko, spento e fuori dal gioco). Proprio nel finale di tempo è l’Inter ad avere una doppia chance clamorosa per il nuovo vantaggio.  Prima Barella si vede salvare sulla linea di porta da Ballo-Touré una conclusione a colpo sicuro, poi è Lautaro che gira di destro a velocità supersonica con la palla fuori di un nulla.

Ripresa, l’Inter più vivace ma che finale per il Milan!

Nella ripresa il Milan riparte con Kalulu al posto di Ballo-Touré. L’Inter parte meglio sfiorando nei primi dieci minuti il gol con Dzeko, Lautaro e Calhanoglu. Pioli vede la sua squadra troppo schiacciata dalla pressione avversaria e inserisce Saelemaekers e Rebic per Brahim Diaz e Leao. Le scelte del tecnico rossonero permettono al Milan di rifiatare, limitando le sfuriate sugli esterni di Perisic e Darmian, a tratti inarrestabili. Per Inzaghi al 70’ arriva la tegola Barella: il centrocampista è costretto ad abbandonare il campo per un fastidio muscolare. Una brutta notizia anche per Mancini in ottica Nazionale. Al suo posto dentro Vidal. Un minuto dopo è Ibrahimovic a svegliarsi dal torpore con un tiro a giro di sinistro alto di pochissimo. Per lo svedese è il primo squillo di una partita in sordina. L’Inter replica subito con Vidal che ha due occasioni clamorose per il vantaggio ma le spreca calciando addosso a Kalulu in entrambe le circostanze. Ad un quarto d’ora dalla fine Inzaghi deve rinunciare anche a Dzeko, uscito per un problema fisico. In campo ci vanno Correa e Dumfries (al posto di Darmian). Negli ultimi dieci minuti è il Milan a rialzare la testa. Prima Ibra su punizione sfiora il gol - splendido l’intervento di Handanovic - poi è Bennacer a non trovare la porta da ottima posizione. Il pressing rossonero è incessante e si trasforma in un forcing finale da togliere il fiato. L’Inter è alle corde. Kalulu ha una chance dal limite ma calcia alto, subito dopo è sfortunata la conclusione di Saelemaekers che trova un rasoterra angolatissimo che si stampa sul palo di un Handanovic ormai battuto. E’ ultimo brivido di un derby divertente concluso con un pari che accontenta soprattutto il Milan, ancora capolista assieme al Napoli. Per l’Inter di Inzaghi il ritardo dalla vetta non cambia: i punti da recuperare restano sette.


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