MILANO - Cresce l'attesa per il big match della nona giornata di campionato che metterà di fronte Milan e Juventus. I due club storici del calcio italiano stanno attraversando un periodo diametralmente opposto, con i rossoneri campioni d'Italia in carica che hanno interrotto lo scorso anno un lungo digiuno e i bianconeri reduci dalla prima stagione senza trofei dopo un decennio di autentico dominio: file de rouge, per entrambi, è la politica di contenimento dei costi attuata dalle due dirigenze, fondamentale per far fronte alle perdite di bilancio in larga parte enfatizzate dalla pandemia di Covid-19 esplosa in Italia nei primi mesi del 2020. Nonostante ciò, è ancora ampia la forbice: il monte ingaggi per l'intera rosa del Milan, infatti, non arriva a 56 milioni netti (55,9 per la precisione); viaggia a velocità doppia, invece, la Juventus, vicina ai 100 (97,3).
Il monte ingaggi del Milan
Il 'paperone' in casa Milan, con un ingaggio di quattro milioni di euro all'anno, è Theo Hernandez, seguito da Dest, Tomori, Giroud, Origi e Rebic con 3,5. Stupisce il 'solo' milione e mezzo percepito da Rafael Leao, stella della squadra, cui si aggiunge quello destinato a Zlatan Ibrahimovic, che si è recentemente e sensibilmente ridotto lo stipendio. Di seguito, nell'immagine allegata, l'analisi nel dettaglio.
Il monte ingaggi della Juventus
Dicevamo come la Juventus viaggiasse quasi a velocità doppia rispetto al Milan, tesi suffragata dallo stipendio percepito dai calciatori più pagati delle due squadre: se Theo Hernandez guida la lista rossonera con 4, Pogba è in cima a quella bianconera con 8, seguito da Rabiot, Paredes e Vlahovic con 7 e da capitan Bonucci e Szczesny con 6,5. Distante la media anche tra le cosiddette seconde linee: se in casa Milan Adli, Messias, Tatarusanu, Brahim Diaz e Saelemaekers oscillano tra 1 ed 1,5, alla Juve spiccano i 3,5 percepiti da Rugani o i 2,5 di Kean e McKennie.
