Serie A, l'annuncio di Casini: "Fuorigioco semiautomatico dal 4 gennaio"

Il presidente di Lega ha spiegato alcuni elementi del progetto di riforma del campionato che verrà presentato nell'assemblea del prossimo 15 dicembre
Serie A, l'annuncio di Casini: "Fuorigioco semiautomatico dal 4 gennaio"© ANSA
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ROMA - "Siamo pronti ad applicare, anche in Italia come al Mondiale, il fuorigioco semiautomatico già dalla ripresa del campionato il prossimo 4 gennaio". Così il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casiniha spiegato alcuni elementi del progetto di riforma della Serie A che verrà presentato il prossimo 15 dicembre nell'assemblea di Lega. Ospite - insieme con il Presidente del Museo del Calcio di Coverciano Matteo Marani - su Rai Italia e disponibile on line su Raiplay, il numero uno della Lega ha sottolineato le riforme da varare: "Dopo la mancata qualificazione dell'Italia al mondiale come Lega abbiamo sentito il dovere di esaminare lo stato dell'arte e proporre delle riforme che attraversano tutti gli ambiti: dal settore sportivo - per esempio migliorare la var, migliorare i tempi effettivi - alla valorizzazione dei giovani, elemento qualificante della riforma". Casini ha aggiunto anche che l'obiettivo a breve termine è quello di "investire sulle Youth Finals e concentrare in una sola settimana tutte le finali di campionato giovanile in uno stesso posto, primavera e under, in modo da avere un unico grande evento per il calcio giovanile". "Anche l'aiuto alla Nazionale" ha proseguito Casini "è dentro il pacchetto delle riforme con la valorizzazione dei giovani e la disponibilità per gli stage. In generale, un maggiore impiego di giovani attraverso le seconde squadre e, in questo caso l'esperienza della Juventus, è stata un'esperienza molto positiva".

Serie A, assemblea di Lega il 15 dicembre 

Casini: "Lotito? Ho un ottimo rapporto con tutti i presidenti"

"Ho un ottimo rapporto con tutti i presidenti. Lotito? È uno dei presidenti con cui ho ottimi rapporti". Casini insiste sul fatto che "la riforma non può che essere portata avanti che da tutte le componenti. Certo ormai dopo diversi mesi mi rendo conto che la Lega piace e interessa a tutti. Io credo che la cosa più importante è che tutti si concentrino sulla propria componente così si lavora bene tutti insieme." Casini ha anche parlato della vicenda delle rateizzazioni fiscali per le società di calcio in un momento in cui, tra inchieste giudiziarie ed emergenze varie, i club sono al centro di enormi polemiche: "Si stanno raccontando cose che non sono vere, è un classico argomento fantoccio". "Questa vicenda nasce più un anno fa, quando, per molti motivi, per lo sport - non stiamo parlando solo del calcio - il sistema dei ristori, dei contributi diretti che era stato messo in campo per la maggior parte degli operatori, comprese società, non aveva funzionato". Il presidente di Lega spiega inoltre che il danno maggiore subito dallo sport italiano dalla pandemia "è stata la mancanza di liquidità che ha afflitto tutti i settori merceologici. Impianti chiusi e sponsor che non hanno più pagato. Lo Stato ha sospeso il pagamento delle tasse. Lo ha sospeso per quattro mesi. Arrivati alla scadenza si è reso conto che non bastava e ha continuato a sospenderli. E li ha sospesi altre due volte per arrivare a 11 mesi di sospensione perché non c'era liquidità. Allora la richiesta dello sport italiano - non solo del calcio - è: se non abbiamo liquidità adesso, paghiamo tutto, ma fatelo pagare a rate. Perché dobbiamo pagare tutto insieme? Allora, era meglio sospendere".

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Casini: "Stadi di proprietà? Problema di tempistiche"

Tra i tanti temi toccati dal presidente della Lega di Serie A spicca anche il punto sugli stadi di proprietà. "Come Serie A", ha spiegato Casini, "puntiamo ad aiutare le amministrazioni e le squadre con un laboratorio che abbiamo attivato e che entro fine gennaio avrà raccolto per tutti gli stadi tutti dossier con i nodi che impediscono la realizzazione dei lavori. Questo lavoro non era mai stato fatto e mai fatto a livello di sistema. Non è neanche un problema di fondi realizzare lo stadio perché poi è un investimento se lo stadio è fatto bene. Il problema sono le lungaggini che allontanano gli investitori. In Inghilterra, quando gli stadi sono stati rifatti, il governo aumentò una sorta di tassa sulle scommesse e creò il football trust per aiutare le squadre a realizzare gli stadi". Chiosa sull'elezione di Rebecca Corsi, vicepresidente dell'Empoli: "Un'elezione molto importante perché erano più di dieci anni che una donna non era nel consiglio di Lega di serie A. Un fatto che segna l'importanza di andare verso un cambiamento di riequilibrio sotto ogni profilo, compreso quello di genere".


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