Il Lecce ha fatto l'Atalanta e Baroni si conferma la bestia nera delle Grandi

A Bergamo partita perfetta dei salentini che hanno battuto i nerazzurri con le loro stesse armi: pressing asfissiante a tutto campo, raddoppio di marcature e in difesa, ancora una volta Baschirotto sugli scudi. Se vuole andare in Champions League, la Dea deve tornare a correre subito: domenica a San Siro contro il Milan sarà un autentico spareggio
Il Lecce ha fatto l'Atalanta e Baroni si conferma la bestia nera delle Grandi© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
3 min

In questa stagione, il Lecce è stata una delle due sole squadre che ha frenato il Napoli sul pareggio; un risultato identico l'ha ottenuto con Milan e Roma; ha superato la Lazio e per due volte ha battuto l'Atalanta. All'andata, il 9 novembre e, oggi, al ritorno, giocando una partita capolavoro a Bergamo, dove il Lecce ha fatto l'Atalanta e l'Atalanta non ha fatto l'Atalanta. La qualifica di bestia nera delle Grandi, Baroni se l'è conquistata sul campo.
Al Gewiss Stadium il tecnico ha impostato la gara nel modo migliore, sorprendendo subito gli avversari con la tattica aggressiva a tutto campo che li ha messi in palese difficoltà. E, se è vero che il gran tiro di Ceesay ha sorpreso Musso dalla distanza, è altrettanto vero che il merito dei salentini è stato superare i bergamaschi con le loro stesse armi; pressing asfissiante sul portatore di palla, raddoppio costante delle marcature e costate anticipo nei recuperi. Il Lecce ha costretto la squadra di Gasperini a rinculare davanti al proprio portiere, vietandole di sviluppare la manovra in verticale com'è abituata a fare. E come aveva fatto domenica scorsa sul campo della Lazio, disputando la migliore prova della stagione. Aggiungete che la difesa salentina ancora una volta ha esaltato la grinta di Baschirotto e che Falcone, colpevole sul gol di Hojlund, si è riscattato negando il pareggio a Muriel nel finale, con quel gran volo che ha salvato il successo. Il raddoppio di Blin è stato una frustata per l'Atalanta, colpevole però di avere reagito tardi. Se per l'intera partita i nerazzurri avessero sfoderato il furore agonistico di Hojlund, la musica sarebbe stata diversa e non a caso, la rete di Rasmus è scaturita dalla sua grintosa opposizione al rinvio di Falcone, tradito da un eccesso di sicumera. Né tantomeno, le assenze di Scalvini e de Roon, l'indisponibilità di Pasalic e Zapata possono costituire alibi sufficienti a giustificare la brutta prestazione dei bergamaschi, peccatori di presunzione. Nell'altro campionato cui sono costrette a giocare, le cinque rivali che seguono il Napoli a una distanza siderale si contendono tre posti per andare in Champions League. Al traguardo, arriverà chi sarà stato capace di contendere alle altre ogni punto a disposizione fino all'ultima giornata: per questo, domenica prossima Milan-Atalanta sarà un altro spareggio. Nota consolante per Gasperini, il debutto in Serie A dell'ennesimo talento del vivaio: Lukas Vorlicky, 21 anni compiuti il 18 gennaio scorso, trequartista ceco: da grande può fare l'Ilicic. Nota corroborante per Baroni, il terzo risultato utile consecutivo: lancia i salentini sempre più rapidamente verso la salvezza, con riserva di fare ancora meglio.


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