L'autogol di De Siervo, ad Lega Serie A: "Spero non ci sia la quinta italiana in Champions"

"Chi fa il nostro lavoro deve sperare non ci sia il secondo posto nel ranking, parlo del lato economico perché le coppe europee sottraggono risorse alla Serie A". Vada a dirlo a Inter, Atalanta, Juve, Milan e Bologna che hanno appena portato 321, 2 milioni al Sistema Italia
L'autogol di De Siervo, ad Lega Serie A: "Spero non ci sia la quinta italiana in Champions"
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Xavier Jacobelli
4 min

Immaginereste mai che l'amministratore delegato della Lega Serie A possa augurarsi quattro e non cinque squadre italiane nella prossima edizione della Champions League? Ma no. Massì.  

Luigi De Siervo, le parole 

Leggete un po' che cosa Luigi De Siervo ha affermato pubblicamente oggi a Milano, intervenendo alla tavola rotonda "Calciomercato: un’opportunità per i club e per la Football Industry” (che poi non si capisce perché non si potesse dire Industria del football. Transeat) : "Il mercato televisivo sportivo è cambiato e, come Lega, non siamo stati bravi in passato a cavalcare la globalizzazione. Non aiuta il fatto che alcune concorrenti siano ex imperi coloniali. Però stiamo recuperando il terreno negli ultimi anni: i diritti televisivi coprono gran parte delle risorse e la Serie A è sempre più una media company. Vogliamo creare una factory interna che costruisca costantemente contenuto. La verità è che la Serie A perderà valore nel tempo se la Champions e le coppe diventeranno più ricche. E’ paradossale, ma chi fa il nostro lavoro deve sperare che non ci sia il secondo posto nel ranking. Parlo dal lato economico, non sportivo. Più la Champions cresce, più crescono spettatori che in passato guardavano i campionati nazionali. Il miliardo in più che questi signori intendono fare sarà drenato dai broadcaster dei campionati».

Il sistema calcio 

Fateci capire. 1) Il Sistema Italia del calcio, tranne alcune splendide eccezioni, piange miseria un giorno sì e l'altro pure, al punto da invocare presso lo Stato sgravi e facilitazioni non appena se ne presenti l'occasione. 2) Pur di raccattare denaro anche a 5 mila km di distanza, la Lega di Serie A ha trasportato la Supercoppa che porta il suo nome in Arabia, infischiandosene dei tifosi italiani. Laggiù, indimenticabile scempio, non è stato osservato il minuto di silenzio in memoria di Aldo Agroppi per non irritare i costumi locali, dopo che un anno fa il minuto di silenzio per Gigi Riva e Franz Beckenbauer era stato inverecondamente fischiato. 3) Inter, Atalanta, Juve, Milan e Bologna hanno appena registrato un incasso complessivo di 321,2 milioni di euro, riversato nel circuito del Sistema Italia, grazie al loro cammino nel girone unico della prima fase Champions, il cui ricchissimo montepremi dispenserà ulteriori prebende a chi avrà il merito di andare più avanti. 4) Il campionato di Serie A è diventato più avvincente anche grazie alla lotta per assicurarsi il quinto posto in Champions League, poiché la conoscono anche i muri di Via Rosellini la differenza che c'è (dal lato economico? Per dirla con De Siervo), partecipando o non partecipando al torneo più ricco del globo, Tant'è vero che Infantino, per non restare indietro, ha organizzato il megamondiale per club dal 15 giugno al 14 luglio, al quale parteciperanno Inter e Juve. O secondo De Siervo, Inter e Juve non ci devono andare? 5) La Lega di Serie A è la stessa che, parole del suo amministratore delegato in Arabia il 5 gennaio scorso, medita di esportare una partita di campionato all'estero, a qualunque latitudine, basta incassare e sempre infischiandosene dei tifosi? 6) La Lega di Serie A è quella che "è diventata un punto di riferimento nel mondo"? E come potrà farlo in futuro se le sue squadre scenderanno nel ranking Uefa, guadagneranno molto meno e saranno molto meno competitive sul mercato? 7) La Lega di Serie A è quella che, anziché copiare la Coppa d'Inghilterra, da anni organizza la Coppa Italia senza coinvolgere le squadre delle categorie inferiori e le loro tifoserie, con una formula che, invece, favorisce sempre le Grandi? Ma di che cosa stiamo parlando?


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