
Al banchetto del calcio europeo sono tornati i giganti affamati. Una notizia che riporta il ranking in una dimensione diversa rispetto a quella di un anno fa, ma coerente con gli equilibri di forza e il livello dei campionati internazionali. Italiane e tedesche avevano sorprendentemente dominato la classifica Uefa nel 2023-24, portando 8 squadre a testa nelle coppe. Oggi al vertice ci sono Inghilterra e Spagna, e il bonus della 5ª in Champions probabilmente premierà queste due federazioni visto il distacco di Italia (3ª) e Germania (4ª), alle quali servirebbe un mezzo miracolo dai quarti di finale in poi per sperare nel ribaltone. Conviene ragionare dunque in questi termini, certamente più pessimistici ma al tempo stesso realistici, e considerare che la nostra Serie A avrà 7 squadre qualificate nelle coppe del 2025-26. A giochi regolari, sarebbero così distribuite: le prime 4 in Champions, la 5ª e la vincitrice della Coppa Italia in Europa League e la 6ª in Conference. Giocare la finale della coppa nazionale contro una squadra già qualificata - potrebbe quest’anno accadere all’Empoli, per fare un esempio - non conduce automaticamente in Europa League come avveniva in passato; bisogna infatti conquistare il trofeo per partecipare ai sorteggi di Nyon, altrimenti quel posto viene occupato dalla 6ª della Serie A e la 7ª posizione, a cascata, diventa la porta per la Conference. Fotografando la classifica attuale, in caso di trionfo in Coppa Italia di una squadra della top 6 del campionato, avremo dunque Inter, Napoli, Atalanta e Bologna in Champions, Juve e Lazio in Europa League e Roma in Conference.
Fiorentina, Lazio e Milan in corsa
Fiorentina e Milan sarebbero dunque le prime escluse. Entrambe, però, hanno un’alternativa alla Serie A. La Viola, vincendo la Conference League e restando 8ª, si aggiungerebbe al contingente italiano in Europa League, riportando dunque a otto il numero complessivo di italiane nelle coppe. Così distribuite: prime 4 in Champions, 5ª, vincitrice della Coppa Italia (o 6ª) e la Fiorentina in Europa League e 6ª (o 7ª) in Conference. In questa posizione di classifica può far sballare i conti il Milan, un po’ come l’Empoli. Se i rossoneri battessero l’Inter in semifinale di Coppa Italia e poi una tra Bologna ed Empoli nella finale di Roma, accederebbero all’Europa League insieme alla 5ª, mandando la 6ª (oggi la Lazio) in Conference e tagliando fuori dai giochi la 7ª (al momento la Roma). Anche i biancocelesti di Baroni hanno ancora due strade per inseguire il loro sogno europeo. Con l’Europa League sollevata al cielo la notte del 21 maggio a Bilbao, Zaccagni e compagni avrebbero di diritto un posto in Champions senza toglierlo a nessuna delle contendenti italiane, ma al tempo stesso senza aggiungere uno slot per le squadre di Serie A nel caso in cui fossero già qualificati alla massima competizione continentale tramite il quarto posto. Se la Lazio campione arrivasse 5ª, invece, avremmo uno scenario ancora differente: cinque in Champions ed Europa League destinata solo alla vincitrice della Coppa Italia o, in alternativa, alla sesta.