Juric sotto esame: i tre possibili sostituti scelti dall'Atalanta

Momento delicato per il tecnico: contro Marsiglia e Sassuolo si decide il suo futuro
Patrick Iannarelli

BERGAMO - Due match cruciali, 180 minuti più recupero in cui servirà la massima voglia di rimettere tutto in ordine, lasciando alle spalle pareggi e una prestazione negativa da archiviare il più in fretta possibile. Prosegue il momento delicato di Ivan Juric alla guida di un'Atalanta che fatica ad ingranare, ad assimilare concetti differenti rispetto al passato. Olympique Marsiglia e Sassuolo diventano dunque due avversari insidiosi, trappole da evitare per tornare a fare punti in fretta prima dell'ultima sosta dell'anno, istante in cui si tireranno inevitabilmente le somme.

Juric, fiducia a tempo

Il tecnico croato, reduce dalla disfatta di Udine (più in termini di prestazione che di risultato) e da cinque pareggi consecutivi, resta sotto osservazione. La dirigenza bergamasca, con cui c'era stato un confronto in campo già al termine della sfida di Cremona, ha prolungato la fiducia (condizionata) nei confronti del tecnico, ma sempre con grande attenzione a cosa dirà il campo nelle prossime due partite. La sfida di domani contro il Marsiglia farà capire quali saranno le reali possibilità della Dea di proseguire il proprio cammino in Champions League, la gara casalinga contro il Sassuolo rappresenterà invece la cartina al tornasole di un'avventura iniziata con troppi tentennamenti. Qualche dubbio anche sulla valorizzazione dei nuovi arrivati, in un mercato in cui il club ha sì incassato i 68 milioni di Mateo Retegui (ceduto all'Al-Qadsiah), ma dove sono stati spesi oltre 100 milioni. Da non sottovalutare nemmeno la gestione del turnover e i dubbi su alcune scelte tattiche nelle ultime gare disputate.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Atalanta

Atalanta, le alternative a Juric

Sul taccuino della dirigenza non mancano nomi ed eventuali alternative in caso di separazione anticipata. Piace Thiago Motta, l'ex allenatore della Juventus era entrato nella short list estiva, ma va valutato l'eventuale cambio di modulo che porterebbe a una mini rivoluzione nel mercato invernale. Da non escludere nemmeno Raffaele Palladino - un nome che piace al club e inserito nelle valutazioni di inizio stagione dopo la risoluzione con la Fiorentina -, altro figlio calcistico di Gian Piero Gasperini che potrebbe dare continuità all'attuale progetto, sfruttando di conseguenza i calciatori attualmente in rosa. In lista anche Paulo Sousa, attualmente negli Emirati Arabi alla guida dello Shabab Al-Ahli: il portoghese, che la scorsa stagione ha conquistato tre trofei, potrebbe liberarsi per tornare in Italia dopo la sua ultima avventura alla Salernitana. Gli ultimi due impegni prima della pausa nazionali serviranno dunque per scoprire la vera identità di una squadra che al momento sembra recepire a fatica indicazioni e dettami, a rischio anonimato, in mezzo alla classifica. C'è anche da fare i conti con il malumore della piazza, abituata negli ultimi anni a lottare per altri traguardi. Ma nel mirino non c'è soltanto la striscia negativa, quanto un atteggiamento altalenante perfino nella singola partita. Il primo esame (di francese) contro Roberto De Zerbi, scioglierà i dubbi su un'eventuale svolta. E il lunch match di domenica coi neroverdi potrebbe assumere i contorni di un'ultima spiaggia.

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BERGAMO - Due match cruciali, 180 minuti più recupero in cui servirà la massima voglia di rimettere tutto in ordine, lasciando alle spalle pareggi e una prestazione negativa da archiviare il più in fretta possibile. Prosegue il momento delicato di Ivan Juric alla guida di un'Atalanta che fatica ad ingranare, ad assimilare concetti differenti rispetto al passato. Olympique Marsiglia e Sassuolo diventano dunque due avversari insidiosi, trappole da evitare per tornare a fare punti in fretta prima dell'ultima sosta dell'anno, istante in cui si tireranno inevitabilmente le somme.

Juric, fiducia a tempo

Il tecnico croato, reduce dalla disfatta di Udine (più in termini di prestazione che di risultato) e da cinque pareggi consecutivi, resta sotto osservazione. La dirigenza bergamasca, con cui c'era stato un confronto in campo già al termine della sfida di Cremona, ha prolungato la fiducia (condizionata) nei confronti del tecnico, ma sempre con grande attenzione a cosa dirà il campo nelle prossime due partite. La sfida di domani contro il Marsiglia farà capire quali saranno le reali possibilità della Dea di proseguire il proprio cammino in Champions League, la gara casalinga contro il Sassuolo rappresenterà invece la cartina al tornasole di un'avventura iniziata con troppi tentennamenti. Qualche dubbio anche sulla valorizzazione dei nuovi arrivati, in un mercato in cui il club ha sì incassato i 68 milioni di Mateo Retegui (ceduto all'Al-Qadsiah), ma dove sono stati spesi oltre 100 milioni. Da non sottovalutare nemmeno la gestione del turnover e i dubbi su alcune scelte tattiche nelle ultime gare disputate.


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