Da De Rossi a Spalletti: perché Prati del Cagliari piace proprio a tutti

Il ventenne, oggi valorizzato da Ranieri, ha debuttato da titolare in B alla Spal grazie a Daniele. La Nazionale lo osserva, la Premier anche
Da De Rossi a Spalletti: perché Prati del Cagliari piace proprio a tutti© Getty Images

E'stata la prima vera intuizione di Daniele De Rossi da allenatore. E non è un caso se il centrocampista ex Roma, campione del Mondo con oltre 100 presenze in Nazionale, l'abbia avuta per un ragazzo che ha praticamente il suo stesso ruolo. Matteo Prati, vent'anni compiuti a dicembre, è uno dei titolari del Cagliari di Ranieri che oggi, all'inizio del girone di ritorno, è al quart'ultimo posto e quindi, se il campionato finisse in questo momento, sarebbe salvo. Da ottobre, praticamente, Prati non salta un minuto in campionato, Ranieri lo schiera o mediano o mezzala e il ragazzino non solo è quasi sempre tra i migliori, ma anche quando inizia male, come contro il Bologna, poi trova sempre il modo di rimettersi in carreggiata.


Prati, maglia numero 16 e pochi grilli per la testa

Maglia numero 16, come l'allenatore che lo ha lanciato, Prati è quanto di più lontano dal calciatore tutto social e poco campo. Ha appena 12mila follower su Instagram, sul suo profilo ci sono solo foto di calcio (e neppure troppe) e giusto qualche deroga per la fidanzata Elena, studentessa universitaria, di Ravenna come lui, giocatrice di pallavolo in B1. Ragazzo semplice, testa sulle spalle, in B ha giocato per la prima volta da titolare con la Spal grazie a De Rossi che, dopo averlo lanciato contro il Pisa, lo mise praticamente sempre in campo. Anche quando qualcuno, in società, non era proprio convinto, salvo poi cederlo al Cagliari per circa sette milioni tra bonus e parte fissa. Di lui Daniele, un anno fa, diceva: "E' forte e ha avuto la mia fiducia fin dalla prima volta che l'ho visto in allenamento".


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Prati tra De Rossi, Nainggolan e Spalletti

Non solo De Rossi o Ranieri, ma anche Luciano Spalletti che ne ha parlato bene  pubblicamente e lo sta osservando con continuità. Il ragazzo lo sa, ma non si monta la testa perché sa anche che la strada, che passa anche dalla salvezza del Cagliari, è ancora lunga. In Italia piace a tanti (Inter e Juventus in testa), in Premier più di qualche club ha mandato osservatori a vederlo dal vivo e sembra che anche in Germania il suo nome sia finito su qualche tavolo importante. Duttile, ha iniziato la carriera come trequartista, ma visto che il gol non è esattamente la sua caratteristica principale (gliene è stato tolto uno bellissimo dal Var contro la Roma) ha arretrato il suo raggio d'azione diventando regista. Può fare la mezzala e, all'occorrenza, anche il terzino. Quando ha fatto il salto dalla D alla B è stato aiutato da De Rossi, il suo principale sponsor, e anche da Nainggolan: allenarsi con lui lo gli è servito, nonostante l'annata complicatissima della Spal. Oggi Prati, legatissimo alla famiglia che lo ha supportato quando dopo il fallimento del Cesena è tornato a Ravenna, sa che per giocare in Serie A, in una squadra che lotta per salvarsi, non può sbagliare niente, vista anche la zona del campo in cui gioca, ma se un allenatore esperto come Ranieri non si è fatto problemi ad affidargli le chiavi del centrocampo un motivo c'è. E c'è pure un motivo se il suo valore, oggi, è già raddoppiato (almeno). Evidentemente l'intuizione di De Rossi, un anno fa, si è rivelata giustissima.


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E'stata la prima vera intuizione di Daniele De Rossi da allenatore. E non è un caso se il centrocampista ex Roma, campione del Mondo con oltre 100 presenze in Nazionale, l'abbia avuta per un ragazzo che ha praticamente il suo stesso ruolo. Matteo Prati, vent'anni compiuti a dicembre, è uno dei titolari del Cagliari di Ranieri che oggi, all'inizio del girone di ritorno, è al quart'ultimo posto e quindi, se il campionato finisse in questo momento, sarebbe salvo. Da ottobre, praticamente, Prati non salta un minuto in campionato, Ranieri lo schiera o mediano o mezzala e il ragazzino non solo è quasi sempre tra i migliori, ma anche quando inizia male, come contro il Bologna, poi trova sempre il modo di rimettersi in carreggiata.


Prati, maglia numero 16 e pochi grilli per la testa

Maglia numero 16, come l'allenatore che lo ha lanciato, Prati è quanto di più lontano dal calciatore tutto social e poco campo. Ha appena 12mila follower su Instagram, sul suo profilo ci sono solo foto di calcio (e neppure troppe) e giusto qualche deroga per la fidanzata Elena, studentessa universitaria, di Ravenna come lui, giocatrice di pallavolo in B1. Ragazzo semplice, testa sulle spalle, in B ha giocato per la prima volta da titolare con la Spal grazie a De Rossi che, dopo averlo lanciato contro il Pisa, lo mise praticamente sempre in campo. Anche quando qualcuno, in società, non era proprio convinto, salvo poi cederlo al Cagliari per circa sette milioni tra bonus e parte fissa. Di lui Daniele, un anno fa, diceva: "E' forte e ha avuto la mia fiducia fin dalla prima volta che l'ho visto in allenamento".


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