Igor, frecciata a Vlahovic: "Io non sono quel giocatore che..."

Dai sogni Champions con la Fiorentina fino all'ex compagno di squadra, il difensore viola si racconta in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport-Stadio in edicola
Igor, frecciata a Vlahovic: "Io non sono quel giocatore che..."
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È il gigante che non ti aspetti, quello che in questo 2022 ha rovesciato le gerarchie della difesa mettendosi al centro di tutto. Igor sorride. Ripensa al percorso fatto, al primo aereo preso, appena diciottenne, per sbarcare in Austria, al Liefering, società collegata ai brasiliani della Red Bull, e a tutta la sua scalata alla vetta, umiltà e sudore. Tutte le mattine esce di casa a piedi - è abituato così - e nel tragitto verso il centro sportivo ripete sempre la solita frase, quasi come un mantra: "Se hai un sogno, se vuoi vincere nella vita, devi lottare per quello". Gliel’ha insegnato la sua famiglia, che vive in Brasile e che gli manca eccome. "Ma qui ho trovato un’altra famiglia, quella viola, coi compagni, lo staff e pure la dirigenza, a cominciare dal presidente Commisso, che sa sempre come starci vicino". Il difensore viola si racconta in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport-Stadio in edicola oggi. "Sono cresciuto in una città molto piccola. Ho voluto immortalare quel momento per ricordarlo sempre. Ho portato con me i miei sogni". Tra cui un posto di riguardo ha l'andare a giocare in Champions League. "L’ho sempre immaginato, fin da bambino. Vorrei riuscirci per me, per la mia famiglia, per la gente di Bom Sucesso, la mia città. Sarebbe qualcosa di… un altro mondo". 

Vlahovic, la stoccata di Igor

"I nostri tifosi ci danno una spinta indescrivibile - ha detto Igor - E poi io non ho dubbi: a casa nostra dobbiamo comandare noi, senza incertezze. C’è stato qualche incidente di percorso, ma ogni volta siamo ripartiti". Fondamentale la carica di Vincenzo Italiano. "È un martello. Riesce a tirare fuori sempre il meglio da ciascuno dei suoi giocatori. Nessuno è alla periferia del gruppo, è lui il primo a impegnarsi per la crescita dei singoli. Con me è successo questo". Nel parlare di futuro con la Fiorentina, una frecciata all'ex compagno di squadra Vlahovic. "Io non sono quel calciatore che dice di essere pronto a firmare e poi invece non lo fa, io sono solo grato di essere qui. Poi, se mi proporranno di allungare questa mia avventura ne parleremo. Quello che mi sento di dire che io qui sono molto, molto felice. Questa è una famiglia. Voglio portare la Fiorentina lì dove merita". 

L'intervista completa sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola


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