Fiorentina, una nuova pelle in 8 colpi

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Alberto Polverosi
4 min

Non capita spesso che critica e club abbiano più o meno la stessa visione sui movimenti da compiere durante il mercato. Questo raro fenomeno di condivisione di opinioni sta avvenendo a Firenze, nella piazza storicamente più litigiosa della Serie A, dove dividersi è più facile, molto più facile (e anche più divertente, ce lo possiamo dire) che andare d’accordo. La critica, guardando alla Fiorentina della scorsa stagione, quella delle 60 partite, delle due finali e dell’ottavo posto con riconquista della Conference League, sosteneva che fosse stato realizzato da parte dell’allenatore e della squadra un vero capolavoro, anche se le due coppe erano finite altrove. Deve essere stata la stessa opinione della società, visto come e quanto si è mossa. Obiettivi indicati dalla critica per migliorare la squadra: alzare il livello tecnico con un regista, poi un difensore, un attaccante forte (più forte di Cabral e Jovic) e, per qualcuno, anche un portiere.

Fiorentina, i nomi nuovi

Soddisfatti su quasi tutta la linea: sul piano tecnico sono arrivati Sabiri (niente di eccezionale, ma come riserva può andare), il giovane Infantino (vent’anni, da far crescere con calma) e il terzino Parisi, uno dal dribbling facile; il regista è una scommessa, se Arthur recupera il rendimento degli anni pre-Juventus (2019-20 col Barcellona) come spera Italiano, è un salto in avanti; il portiere è il danese Oliver Christensen, vedremo se riuscirà a prendere il posto di Terracciano, ma in ogni caso c’era bisogno di una coppia di portieri affidabili dopo l’infortunio di Sirigu; il difensore, Mina, è da valutare sul piano fisico; e per quanto riguarda il centravanti la critica è stata sorpassata a destra... non uno, ma due, l’atteso Nzola e l’argentino Beltran. Ci saranno tutti una settimana prima dell’inizio del campionato, anche questo è un aspetto da non sottovalutare. Come cessioni, che interessano meno la critica e di più il commerciale, vanno sottolineate le plusvalenze reali per le partenze di Igor e Cabral. Alla Fiorentina è andata male solo con Castrovilli col quale, prima della bocciatura medica (chi ha sbagliato la valutazione?), era stata realizzata un’operazione con i fiocchi: 14 milioni per un solo anno di contratto, a fronte di una impossibile intesa sul rinnovo del contratto.

Il mercato e le scelte della Fiorentina

La Fiorentina sta uscendo da questo mercato più forte e più competitiva. Se prima dell’ultima infornata di giocatori sembrava una squadra piena di scommesse, ora sono le certezze (Parisi, Nzola, Beltran, Christensen) ad avere il sopravvento. Poi, come sempre la verifica spetta alle partite vere, ma probabilmente oggi anche Italiano sarà più soddisfatto. E sempre sul filo della sorprendente condivisione, vale la pena ricordare anche la storia delle amichevoli a porte aperte. Sempre la critica sosteneva che fosse un errore, un peccato, una mancanza di rispetto verso i tifosi giocare le amichevoli al Viola Park in assenza dell’agibilità del centro sportivo. Così, dopo l’ultimo rinvio, la Fiorentina ha deciso di spostare le ultime due gare con Sestri e Ofi Creta al Franchi perché la gente fosse intorno alla squadra. Chiariamo bene, onde evitare equivoci: nessuno pensa (e nessuno pensi) che la Fiorentina stia seguendo le idee dei giornali e dell’opinione pubblica, giammai, sottolineiamo solo, e solo in questo momento, l’incredibile e inaspettata identità di vedute. Una volta tanto può accadere perfino a Firenze .


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