Fiorentina, la spinta del Franchi per andare avanti

Dopo la sconfitta di Vienna contro il Rapid, la squadra di Italiano è chiamata alla rimonta: in palio la fase a gironi di Conference League
Alessandro Mita
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Niente è perduto ma non bisogna sbagliare né cadere nelle ingenuità come quella che ieri ha regalato il calcio rigore decisivo al Rapid Vienna. Per farlo, c’è solo una partita a disposizione, giovedì prossimo al Franchi. E sarà già la partita della stagione: c’è una bella differenza fra continuare l’avventura in Conference League e abbandonarla. Uscire sarebbe un brutto colpo per le ambizioni dei viola, che sull’Europa puntano decisamente per continuare il loro percorso di crescita. E per evitare un’eliminazione che sarebbe sconfortante dopo aver raggiunto la finale della competizione nella passata stagione serviranno fondamentalmente due cose: una Fiorentina molto diversa da quella di ieri (primo tempo senza sostanza) e soprattutto la spinta del Franchi. Come sempre, servirà il popolo viola, che in certe occasioni non manca mai all’appuntamento. Servirà uno stadio pieno, una bolgia che possa dare alla squadra di Italiano quelle energie che oggi ancora mancano (il Rapid Vienna era all’ottava gara ufficiale, la Fiorentina solo alla seconda).

Fiorentina sconfitta senza tifosi

Fra le cause della sconfitta di ieri, poi, c’è anche una parte emotiva: nessun tifoso viola all’Allianz Stadion, a causa della decisione dell’Uefa dopo il lancio di oggetti in campo e di fuochi d’artificio a Basilea, nel ritorno della semifinale 2022-2023. Una trasferta senza tifosi al seguito, così ha sentenziato l’organo del calcio europeo, rigettando poi il ricorso della Fiorentina. La stessa sentenza (con una gara di stop in più ma con la condizionale) pronunciata contro il West Ham per le intemperanze dei propri ultras nella finale di Praga. Solo che in quell’occasione Biraghi fu colpito alla nuca, perse molto sangue e fu costretto a giocare il resto della gara con una vistosa fasciatura alla testa. Sentenze praticamente uguali per fatti con un livello di gravità molto differente. E tutto ciò produce un effetto che comunque ha una sua valenza: giocare fuori casa una sfida da dentro o fuori senza vedere e sentire la propria gente toglie qualcosa alla prestazione. Soprattutto per una squadra che trova linfa vitale nel legame con i propri tifosi. Giovedì prosimo, però, sarà un’altra storia. Con un Franchi pieno, la Fiorentina può avere la spinta in più per superare gli austriaci. La differenza tecnica (più che altro nella ripresa) si è vista anche ieri, nonostante la sconfitta. Il resto lo farà Firenze. 


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