Fiorentina, il piano di Italiano: dentro i nuovi Maxime Lopez e Arthur

Il tecnico è pronto cambiare anche modulo: si valuta l’idea del 4-3-2-1 per far coesistere Nzola e Beltran
Fiorentina, il piano di Italiano: dentro i nuovi Maxime Lopez e Arthur© LAPRESSE
Francesco Gensini
4 min

FIRENZE - Adesso dentro i nuovi. Dentro al progetto, alle partite e non solo perché la Fiorentina ne giocherà sette in ventuno giorni fino al Napoli e alla nuova sosta: Vincenzo Italiano sta utilizzando questo stop, tra le altre cose, per aumentare le conoscenze di chi è arrivato a Firenze da poco o da pochissimo. E più ne trasmette agli acquisti del mercato estivo (in questi giorni mancano soltanto Beltran e Mina), prima diventeranno risorse: la Fiorentina di San Siro ha fatto vedere di averne bisogno.

Italiano cerca soluzioni al centro

Risorse atletiche e tecniche, ma anche per variare tatticamente la fisionomia della squadra viola. L’allenatore siciliano è piuttosto restio a cambiare, ma non al punto da negarsi l’occasione se ha gli elementi giusti per farlo. Di sicuro sta verificando la possibile coesistenza di Maxime Lopez con Arthur, quest’ultimo il più impiegato tra i nuovi: per il doppio regista, oppure allargando il raggio d’azione dell’intervento strutturale, per uno dei due che fa il regista e l’altro la mezzala se decidesse di riappropriarsi del suo 4-3-3 fino a ritoccarlo non solo a centrocampo. Un domani, per scelta o per necessità, un'idea potrebbe essere il 4-3-2-1, così Arthur e Maxime Lopez insieme ci starebbero, ma insieme là davanti ci sarebbe modo di schierare anche Gonzalez e Beltran alle spalle di Nzola per sfruttarne le caratteristiche di attaccanti che “escono” dall’area a cercarsi il pallone: come ormai Nico fa per vivere il 10 che porta sulle spalle a tutto tondo, e come l’ex River Plate ha nelle proprie corde.

Fiorentina, un attacco dalle polveri bagnate

Beltran che a sua volta è stato presente in tutte e cinque le partite della Fiorentina tra campionato e playoff, e idem dicasi per lo stesso Nzola con un minutaggio superiore a quello dell’argentino: ciò che li accomuna è lo zero alla voce gol segnati ed è uno dei motivi per il quale Italiano è alla ricerca di soluzioni che li avvantaggi. Detto che per unire eventualmente Maxime Lopez ad Arthur, o comunque per individuare la formula migliore nell’alternanza, rimangono ancora un paio di settimane a disposizione dovendo il francese di Marsiglia scontare contro l’Atalanta la seconda delle due giornate di squalifica che si è portato dietro da Sassuolo, il discorso di cui sopra riguarda Parisi e Infantino: ché quando si dice forze fresche a loro soprattutto ci si riferisce per l’età e per l’apporto di corsa, dinamismo e qualità che possono garantire. L’ex Empoli come alternativa a Biraghi (e l’unica partita intera finora è stata con quel segno), sempre che col trascorrere delle giornate Italiano non lo sposti di trenta metri per provarlo da esterno offensivo; l’ex Rosario Central, nell’ora disputata a pezzi e bocconi, ha meritato la fiducia dell'allenatore sia da trequartista e sia da “mediano” potendo far leva sulla propria fisicità. Rimangono Christensen e Mina: il portiere danese è stato titolare in campionato contro Lecce e Inter, e l’ingresso della Fiorentina nei gironi di Conference League potrebbe consigliare la suddivisione degli impegni tra i due, però non è detto, mentre il colombiano - fermo a zero presenze - al momento ha bisogno di trovare la migliore condizione per poter diventare l’alter ego di Milenkovic.


© RIPRODUZIONE RISERVATA