"Zhang, vita agiata ma status da nullatenente": l'accusa delle banche cinesi

Nonostante la smentita sull'imminente cessione dell'Inter, le criticità della proprietà potrebbero essere acuite dalla causa intentata dalla China Construction Bank
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MILANO - In attesa del CdA dell’Inter, fissato in data odierna, ci si interroga sul futuro della società. Le ultime parole del presidente Zhang hanno allontanato l’ipotesi della cessione del club, ma un’imminente causa potrebbe costringere i proprietari del club a passare la mano in tempi piuttosto rapidi.

L'istanza delle banche cinesi

China Construction Bank - infatti - ha depositato un’istanza presso il tribunale di Milano, in cui il gruppo di banche cinesi reclama 257 milioni di dollari per prestiti e obbligazioni che non sarebbero stati onorati dalla famiglia Zhang. I creditori inoltre hanno chiesto al Tribunale l’annullamento della delibera del CdA nerazzurro del 18 febbraio 2019 che ha certificato la rinuncia agli emolumenti da presidente dell’Inter da parte di Steven Zhang. Secondo il richiedente, fu una mossa «per mantenere lo status quo di nullatenente, sebbene conduca una vita più che agiata, guidando veicoli lussuosissimi, indossando orologi di grande valore e festeggiando in locali esclusivi». L’udienza presso il Tribunale di Milano è slittata dal 14 novembre al prossimo 8 marzo 2023.


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