Inter, Bastoni più Barella: la strana coppia del gol

La squadra di Inzaghi ritrova certezze e nuove soluzioni per andare in rete
Inter, Bastoni più Barella: la strana coppia del gol© LAPRESSE
Adriano Ancona
3 min

MILANO - Come il migliore dei movimenti a tagliare il campo, la svolta interista ha inglobato tutti. Un mese praticamente perfetto, scattato all’indomani della sconfitta con la Roma e nel pieno della crisi. Da un Lautaro bomber inarrestabile al consolidamento di principi che già erano efficaci nel recente passato. Inzaghi ha un’Inter da grandi numeri, adesso. E soprattutto una squadra che, per definizione stessa dell’allenatore, diverte. Il gol di Barella, sul lancio di Bastoni, consolida quell’asse interessante che si era vista anche a Barcellona quando l’Inter ha giocato un secondo tempo col cuore in mano. Un'istantanea che, per dinamica e interpreti, ha ricordato quella del gol alla Juve nel gennaio 2021. Non per niente, siamo nella settimana del derby d’Italia.

Imprendibile

Una partita che arriva in fondo a una fase in cui l’Inter si è alleggerita il peso dell’Europa, qualificandosi con un turno di anticipo. Se Bastoni ha ritrovato certi automatismi, Barella è l’irrinunciabile per definizione. E pure imprendibile, sotto porta. Quattro gol consecutivi, il primo di questi segnato proprio al Camp Nou. Con un tasso d’incisività che ha portato il centrocampista di Inzaghi a segnare sei volte sfornando cinque assist. Un percorso netto, deciso e preciso al punto da far sembrare lontanissima la panchina nell'andata col Bayern Monaco, l’avversario di domani sera. Quel Barella opaco era figlio del momento interista, ripulito da un mese favoloso. L’assenza contro i bavaresi a San Siro si abbinava facilmente, nell’immaginario, a quella degli ottavi di Champions dello scorso anno col Liverpool: un’ingenua espulsione fece scattare la doppia squalifica per Barella, che adesso ha probabilmente raggiunto la propria miglior versione di sé con la maglia dell’Inter. Di sicuro ha già eguagliato un traguardo stagionale, in fatto di gol realizzati: anche col Cagliari nel 2018 aveva segnato sei volte in tutto l’anno, ma qui siamo solo a ottobre.

A suon di gol

Le grandi cifre a tinte nerazzurre sono certificate anche dai diciotto gol nelle ultime sei partite: una media di tre alla volta, prima di sfidare il Bayern domani. A cuor leggero, ma non troppo, perché da parte del gruppo c’è tutta l’intenzione di tornare dalla Baviera con una bella figura. Lautaro Martinez e Bastoni non ci saranno, in quanto diffidati e a rischio squalifica. Per il resto, Inzaghi valuterà un turn-over ragionato, con la concreta possibilità di dare spazio a Gosens sulla sinistra. Ancora incerto il minutaggio di Lukaku, tornato al gol proprio in Champions League contro il Viktoria Plzen cinque giorni fa. A proposito, l’Inter con la Sampdoria ha raggiunto le 24 partite consecutive a segno in campionato: una striscia che, sotto la guida dello stesso allenatore, non si verificava dal 1950. Proprio il Bayern è stato l’avversario dell'ultima volta di un'Inter all’asciutto, nella sfida del 7 settembre a San Siro. Ultima curiosità: una partita con tre reparti diversi a segno, per l’Inter - come accaduto sabato con De Vrij, Barella e Correa a segno - mancava dal 3 novembre scorso contro lo Sheriff.


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