Inter, la svolta porta la firma di Lukaku

Il gigante belga è alla ricerca di forma e continuità dopo il mondiale
Inter, la svolta porta la firma di Lukaku© Inter via Getty Images
Adriano Ancona
4 min

Il Lukaku più efficace, con vista sul 2023, è quello che può far svoltare Inzaghi. In un gennaio da esame continuo, a partire dalla sfida al Napoli già nel mirino di Big Rom. Un gigante alla ricerca di continuità. Quella non ha potuto dargliela il Mondiale, così il vero punto di ripartenza invernale è stata la Reggina. Un gol per dire che questo è solo l’inizio, il timbro d’autore va riservato al Napoli tra undici giorni e Lukaku sa come si fa. Test superato, in Calabria, e molta voglia di altre reti. Del resto, un’amichevole giocata quasi per intero sta lì a simboleggiare tutta l’intenzione che ha il belga di riprendersi l’Inter. Recuperare il tempo perduto è la missione di un Lukaku che finora ha pagato un pesante pedaggio ai problemi fisici.

Lukaku, la condizione cresce

L’Inter ha visto da vicino il Lukaku in condizione crescente. Al gol, contro la Reggina ha aggiunto un palo. Dopo che al Mondiale il belga ci era andato con l’incognita sul reale apporto da dare alla propria nazionale. Un teorico leader ridotto ai minimi termini dalla convalescenza post-infortunio, si è fermato a pochi spiccioli di partita col Marocco e a un tempo (pieno di errori) contro la Croazia. Ma con l’Inter, da gennaio, dovrà suonare un’altra musica. Cominciando dalla serata di San Siro contro la capolista, per tenere Inzaghi ancora in corsa per lo scudetto: sperando che Lukaku non abbia dimenticato come si segna al Napoli. Gli è capitato tre volte, di far male alla squadra che ora sta volando in campionato. Punirla ora, potrebbe valere doppio. Di certo, sarebbe un ottimo biglietto da visita per il nuovo anno. Esattamente come lo era stato nel 2020, anche lì nella prima partita dell’anno solare: nell’occasione, sfatando pure un tabù come la vittoria a Napoli che all’Inter mancava da quasi 23 anni. Stavolta si gioca a San Siro, e Lukaku va in cerca del poker. Ricapitolando: due reti al Napoli quella volta - finì 3-1 - aggiungendoci poi il rigore cruciale nel dicembre successivo, l'1-0 sofferto fu uno dei passi di un filotto tricolore. Il conforto statistico è un'altra sfaccettatura del Lukaku anti-Napoli: mai una sconfitta in campionato, nell’arco di quattro partite. L’unico passaggio a vuoto è stata la semifinale di andata in Coppa Italia, nel febbraio 2020. Adesso lo scenario è diverso: l’Inter insegue, lo stesso fa Big Rom che si è in pratica lasciato indietro due mesi e mezzo di stagione per via dei guai muscolari. E poi c’è un partner ritrovato come Dzeko: i due non giocavano insieme dalla prima giornata di campionato a Lecce. Sono passati quattro mesi e mezzo, con annessi infortuni e inciampi da allora.

Lukaku e i gol in condivisione

Gol in condivisione, quindi, l’intesa che migliora e una partitissima per dare subito un tono al nuovo anno dell’Inter: si scalda una coppia che, in condizioni ottimali è una miscela esplosiva. L’Inter spinta come si deve da Lukaku è quella che allunga le ambizioni, lo ha detto due sere fa il test di Reggio Calabria. In cui il belga, nelle previsioni, avrebbe dovuto giocare solo un tempo. Assieme al confermatissimo Dzeko, che non ha mai interrotto il filo del discorso. Da Reggio Calabria a Reggio Emilia, il passo è breve per un altro collaudo. C’è di mezzo il Natale e una ripresa degli allenamenti ad Appiano fissata per lunedì, ma al Mapei giovedì prossimo l’Inter alzerà il livello. Prova generale contro il Sassuolo, nel contesto in cui Dzeko - a ottobre - si esaltava con una doppietta. Tagliando il traguardo dei cento gol in serie A, ma non certo un punto di arrivo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video