Inter, non solo dito medio di Acerbi: indagine anche su videochiamata Inzaghi

Sia il difensore che l'allenatore verranno ascoltati da Chiné che a quel punto deciderà se deferire o archiviare i fascicoli
Giorgio Marota
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Oltre al caso Acerbi - il dito medio rivolto ai tifosi della Roma presenti in Montemario dopo il gol - la procura federale ha deciso di approfondire anche la natura della telefonata di Simone Inzaghi (squalificato) al termine del primo tempo della sfida dell’Olimpico di sabato. Secondo le dichiarazioni nel post gara di Bastoni, il tecnico avrebbe videochiamato la squadra mentre quest’ultima era negli spogliatoi per caricarla e chiedere di dare il massimo nella ripresa; il vice Farris, viceversa, ha precisato come Inzaghi si sarebbe messo in contatto solo con lo staff che poi ha fatto da tramite con i calciatori. Una fattispecie molto complessa da chiarire, anche perché per far scattare un’ulteriore squalifica (questo prevedono le norme) uno o più atleti dovrebbero inchiodare Inzaghi raccontando nel dettaglio la violazione. Comunque, la procura ha aperto un fascicolo come “atto dovuto”. Oggi sia Acerbi sia Inzaghi verranno ascoltati dal procuratore Chiné che a quel punto deciderà se deferire o archiviare i fascicoli. Nel caso del difensore, che avrebbe violato l’articolo 4 del codice di giustizia sportiva (slealtà e scorrettezza), molto probabile il patteggiamento con semplice multa. A meno di clamorose novità, la questione di Simone dovrebbe invece risolversi con un nulla di fatto. 


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