Inter, l’incredibile statistica: ecco perché è quasi impossibile batterla

Nerazzurri sotto solo per 38 minuti. La Juve è l’unica squadra a segno per prima contro Lautaro e compagni
Giorgio Coluccia
3 min
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È già un’impresa mandarla momentaneamente in svantaggio, figurarsi batterla. In fin dei conti agli altri tocca sempre inseguire, visto che per questa Inter così dominante non è contemplato sbagliare l’approccio. A confermarlo sono quei soli 38 minuti in 25 partite in cui i nerazzurri in campionato si sono ritrovati sotto di un gol. Poco più di mezz’ora, un lasso di tempo minimo rispetto ai 2.250 minuti complessivi (tempi di recupero esclusi) disputati in Serie A da inizio stagione. Mettendo sempre in chiaro le cose, Lautaro e compagni sono sempre andati in vantaggio per primi in 24 gare su 25, con l’eccezione di Juve-Inter all’andata quando al gol di Vlahovic (27’) replicò a stretto giro Lautaro (33’). Le altre situazioni di svantaggio sono nate contro il Sassuolo, unica squadra in grado di battere la capolista con gol vittoria di Berardi al 18’ della ripresa, e contro la Roma in virtù del gol di El Shaarawy a fine primo tempo (44’) a cui ha messo rimedio Thuram, al quarto minuto della ripresa, per spianare la strada verso l’ennesima vittoria stagionale. I fatti dimostrano un predominio schiacciante oltre a una grande capacità di reazione da parte del gruppo guidato da Inzaghi, in grado di restare dentro alle partite dall’inizio alla fine con l’obiettivo di puntare alla seconda stella senza alcuna incertezza. Ne sanno qualcosa le avversarie, a prescindere che si giochi in casa o in trasferta e a prescindere che siano scontri ad alta quota o meno.

Inter, i numeri impressionanti dei nerazzurri

Nel dettaglio i minuti in campionato trascorsi in vantaggio dai nerazzurri fin qui sono 1.218. Una fetta di assoluto rilievo, difficilmente contrastabile da qualsiasi rivale, soprattutto se paragonata ai minuti passati in svantaggio (38’) e a quelli in parità (188’) a esclusione delle situazioni di partenza da 0-0. Del resto una squadra capace di mantenere la porta inviolata in 16 partite su 25 fa intendere che per gli avversari non restano quasi nemmeno le briciole, imponendo con la forza il ritmo del gioco e la qualità dell’intero organico in ogni reparto. E nelle rare occasioni di uno svantaggio l’Inter è riuscita a risalire la corrente anche in Champions, come successo sui campi di Real Sociedad e Benfica, oltre alla parentesi negativa dei supplementari in Coppa Italia. Per l’ennesima prova di forza domani a San Siro arriva l’Atalanta, che all’andata nella prima ora di gioco si era ritrovata sotto già di due gol.


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