La reazione di Acerbi dopo l'assoluzione: dove era al momento della decisione del Giudice

Una settimana fa il difensore dell'Inter sembrava sul punto di perdere tutto e adesso è cambiata la situazione
Pietro Guadagno
4 min

Una settimana fa, Acerbi sembrava sul punto di perdere tutto. Una condanna per razzismo, infatti, al di là della pesantezza della squalifica, sarebbe stata una macchia indelebile sulla sua carriera. L’Europeo con la Nazionale, la Coppa Italia, le due Supercoppe e il quasi scudetto con l’Inter avrebbero assunto inevitabilmente una luce diversa. Senza contare le conseguenze: addio all’azzurro e alla rassegna continentale della prossima estate, e addio pressoché certo anche al nerazzurro, nonostante un altro anno di contratto. Logico, quindi, che ieri pomeriggio fosse contento, ma soprattutto rasserenato, per la decisione del Giudice Sportivo. Ha festeggiato con la sua famiglia, la compagna Claudia, e le due figlie Vittoria e Nala. Proprio tra i suoi affetti più cari, si era rifugiato, per resistere al tritacarne in cui era precipitato.  

Acerbi, il percorso 

Peraltro, avrebbe faticato ad accettare e a sopportare una condanna per qualcosa che era certo di non aver commesso. Sin da quando è scoppiato il caso, infatti, non ha mai fatto un passo indietro, non ha mai avuto un attimo di incertezza: è sempre rimasto fermo sulla sua posizione, ribadendo la sua versione. E tale fermezza ha finito per convincere anche l’Inter. Già perché quando il difensore era stato rispedito a casa dalla Nazionale, rilasciando pure dichiarazioni ai giornalisti al rientro a Milano, in viale Liberazione non venivano esclusi provvedimenti drastici. Occorreva, però, passare attraverso un confronto diretto con il giocatore. Ebbene, quando è andato in scena (martedì 19 marzo), la perentorietà di Acerbi ha spinto a cambiare linea. Nel senso che c’è stata la rinuncia a diffondere un comunicato, preferendo puntare sul silenzio. E, nei giorni successivi, non è mai venuto meno l’appoggio per l’ex-Lazio. In sostanza, il messaggio è stato: visto che respingi ogni accusa, noi stiamo dalla tua parte fino a che il Giudice Sportivo non darà la sua sentenza. Ovvio che se fosse arrivata la condanna per razzismo le conseguenze sarebbero state durissime: l'Inter non avrebbe potuto accettarlo. E Acerbi era il primo a saperlo. Non è stato così e l’Inter, coerentemente, ha scelto continuare rimanere nel silenzio. 

Lo sfogo di lady Acerbi  

Sarà il diretto interessato a parlare? Vorrebbe farlo, così da dare un chiarimento pubblico. Il club nerazzurro, invece, preferirebbe che soprassedesse. Da capire allora se qualcosa possa cambiare: se ne parlerà oggi alla Pinetina. Intanto, una reazione diretta, è arrivata proprio dalla compagna Claudia. Che ha cominciato con un «Adesso sciacquatevi la bocca», sotto ad un post Instagram che annunciava l’assoluzione del difensore. Per poi proseguire, sotto ad una foto con un calice in mano: «Cin cin. A chi insulta i familiari. A chi minaccia la vita dei figli. Ai leoni da tastiera. A chi ha sommerso di insulti me e i miei figli per giorni interi, cin cin. Ne avete bisogno». Uno sfogo. Ma ora è già scattata la ricerca della normalità. Tanto per cominciare, oggi, in occasione della ripresa degli allenamenti alla Pinetina, Acerbi lavorerà con i compagni con uno spirito diverso. In aggiunta, sarà a disposizione per la sfida con l’Empoli di lunedì prossimo. Inzaghi ha bisogno di lui, visto che De Vrij è fermo ai box.  


© RIPRODUZIONE RISERVATA