
MILANO - Una settimana da Triplete. Nello spazio di 8 giorni, infatti, l’Inter affronterà il Bayern, per il ritorno dei quarti di Champions, il Bologna, in una curva pericolosa del campionato, e il Milan, per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia. Insomma, è uno snodo decisivo della stagione, come tanti per la verità ce ne sono già stati. E la truppa di Inzaghi può uscirne ancora più lanciata, oppure ridimensionata. Già perché un sogno si può coltivare, accarezzare e, possibilmente, realizzare. Ma esiste anche l'eventualità che quello stesso sogno si trasformi in un incubo: per la squadra nerazzurra vorrebbe dire chiudere la stagione senza nulla in mano. Inutile nascondere che la possibilità esiste. Sia alla Pinetina sia in viale Liberazione ne sono tutti consapevoli. Allo stesso modo, però, tutti sono convinti e decisi a correre il pericolo, non trascurando alcun traguardo. È l’atteggiamento delle grandi squadre. E il percorso compiuto in questi anni ha portato l’Inter a questo status.
Inter nell'elite d'Europa
Quella con il Cagliari, per la squadra nerazzurra, è stata la partita numero 48 dell’annata. Lautaro e compagni ne hanno davanti almeno altre 8. Che, nell’auspicio di tutti, possono diventare 12, arrivando in finale sia di Champions sia di Coppa Italia. Il dispendio di energie è stato e sarà senza precedenti. Nel resto d'Europa, il tragitto interista è paragonabile solo a quello di Barcellona, Real Madrid e Paris Saint Germain. Sono le uniche squadre in grado di fare il Triplete. Ma la formazione francese è stata agevolata da un campionato, la Ligue 1, in cui i valori sono nettamente sbilanciati, tanto da aver già conquistato il titolo. In Liga, invece, il duello tra Barça e Real è paragonabile a quello tra Inter e Napoli in Serie A, tra scatti, sorpassi e controsorpassi. Inevitabile che un simile dispendio di forze ed energie abbia provocato passi falsi e difficoltà. Un motivo in più per dare ancora più risalto a quello che sta facendo la truppa di Inzaghi.
Tutti gli obiettivi nerazzurri
Qualche errore potrà anche averlo commesso, ma c’è poco da dire su come il tecnico piacentino abbia gestito il suo gruppo. L’età media generale è avanzata, acciacchi e infortuni non sono mancati, ma chiunque avrebbe firmato per trovarsi con queste prospettive a poco più di un mese dalla fine dell’annata. Il successo strappato all’Allianz Arena la scorsa settimana è stata una dimostrazione di forza. Ma i giochi restano aperti e il Bayern, mercoledì, si presenterà con propositi bellicosi. In Europa, però, l’Inter ha steccato solo una volta, contro il Bayer Leverkusen, e San Siro è stato un fortino: 5 vittorie su 5. In campionato, la speranza è che il Napoli, questa sera, si faccia tradire dalla tensione contro l’Empoli, non riuscendo a tornare a -3. In ogni caso, a Pasqua, l’Inter non potrà permettersi di perdere in casa di un Bologna ferito dalla sconfitta con l’Atalanta, che ne ha complicato la rincorsa Champions. Infine, il 23 aprile, andrà in scena il quinto derby stagionale. Il Diavolo, finora, si è rivelato una bestia nera: 2 sconfitte e 2 pareggi. Solo spezzando il tabù, quindi, Lautaro e soci potranno conquistare finale di Coppa Italia. Una settimana da Triplete....