Furia Marotta sul rigore del Napoli: "Non è un rigorino questo? Spiegatemi perché ha deciso l'assistente e non l'arbitro"
Forti proteste di Beppe Marotta nel post partita di Napoli-Inter. L'episodio contestato è il rigore assegnato in favore degli azzurri nel primo tempo. l direttore di gara aveva inizialmente lasciato andare dopo il contatto in area tra Mkhitaryan e Di Lorenzo, ma poi l'assistente lo ha richiamato facendo fischiare il penalty. Marotta a Dazn ha commentato così l'episodio: "La mia presenza è semplicemente un contributo che voglio dare al sistema perché faccio io un po' di confusione e non riesco a capire. Il Napoli ha legittimato la vittoria negli ultimi venti minuti, ma l'episodio del rigore è stato determinante nello spostare l'equilibrio da una parte all'altra ed è nato da una valutazione da parte dell'assistente. Sto facendo una valutazione di quello che è avvenuto in campo, rispetto a quello che sono le riflessioni fatte più di una volta da Rocchi quando dice: 'Basta rigorini'".
Marotta protesta per il rigore in Napoli-Inter
Marotta prosegue: "Una volta interviene il Var, un'altra l'assistente. L'arbitro come avete visto non aveva fischiato ed era ben appostato. Meglio di lui sicuramente non ci poteva essere nessuno e dopo sei secondi, dieci secondi fischia il rigore perché è intervenuto l'assistente. Credo che proprio questa dinamica avrebbe richiesto l'intervento del Var, che non poteva intervenire, ma le immagini in questo caso avrebbero dato molta chiarezza. E allora da lì la partita ha preso una svolta particolare, Poi ripeto, il Napoli ha legittimato la vittoria nell'ultima mezz'ora, i nostri giocatori hanno dato il massimo e onore ai vincitori". Il presidente dell'Inter ha poi ribadito il motivo della sua presenza: "Ho pensato che fosse bene intervenire e dire: cerchiamo chiarezza, una volta per tutti, nel capire cosa vuol dire 'rigorino' e quali strumenti adoperare. Io sono per la centralità dell'arbitro, ma se subentra un assistente che è in un ottica molto riduttiva rispetto a quella dell'arbitro, l'arbitro non può farsi condizionare così facilmente".