SCETTICISMO
“Come dappertutto. Mi è sempre successo. Vengo dall’altra parte ed è normale ci sia scetticismo e un po’ di rancore. Parlerà il campo”
COSA GLI PIACE DELLA JUVE
Sarri: “I club sono fatti da persone. Di primo approccio, mi è piaciuto molto che tutti fossero uniti e compatti. Sono cose importanti. Il rapporto con le persone dà di più. Mi è bastato un paio di cene per capire che qui c’è un gruppo forte. Questo mi piace molto”.
IL GIOCO
Paratici: “Abbiamo fatto una scelta. Pensavamo che la spinta propulsiva del precedente ciclo potesse affievolirsi. Non è stato un motivo di gioco o risultati”
IL NAPOLI E IL RISPETTO
“Messaggi di miei ex calciatori? Il giocatore che vive in un ambiente dice cose per vivere bene in un ambiente. I giocatori per messaggio mi hanno scritto cose diverse. Io traditore? Ora è il momento della vita in cui devo rispettare la mia professione. Sono scelte logiche, senza romanzarci sopra. Io ho sempre rispettato tutti”.
PROFESSIONALITA'
“Ho vissuto tre anni in cui il mio primo pensiero era battere la Juve. Il mio dovere morale e professionale era batterla. Ho dato il 110% e non ci siamo riusciti. Lo rifarei, ci riproverei. Al momento che finisce però finisce. La mia professionalità mi porterà a dare tutto per la Juve. Alla fine tutto quello che ho fatto l’ho fatto forse in modi sbagliati, ma è stato intellettualmente apprezzabile”.
EMOZIONI
“A livello emozionale… non passo dai dilettanti alla Juventus. E’ un percorso lungo. Mi fa piacere essere qui, mi dà emozione. Ma il percorso è stato di passi. Il Chelsea era un altro grande club, chiaramente con meno storia. Lo ritengo questo un passo in avanti ulteriore. L’emozione c’è forte, ma non mi hanno preso dai dilettanti. Allenare Ronaldo? E’ una escalation anche da questo punto di vista. Ho allenato giocatori forti nel Chelsea, qui c’è il top mondiale. E’ un ragazzo che ha quasi tutti i record del calcio mondiale. Mi piacerebbe fargliene battere qualcun altro”.