Juve, Allegri, Zidane e Pirlo: due panchine per tre

Molto dipenderà dalla decisione del Real Madrid: nel caso in cui Zizou scegliesse Torino, Max andrebbe in Spagna. E Andrea spera
Juve, Allegri, Zidane e Pirlo: due panchine per tre
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Ieri sera allo Stadium si sono guardati negli occhi. La Partita del Cuore ha messo di fronte Max Allegri e Andrea Pirlo, il primo a guidare il centrocampo della Nazionale Cantanti, il secondo in regia del team Campioni per la Ricerca. E un po' di imbarazzo, per quanto mascherato dall'evento benefico e da una conoscenza che dura da anni, ci sarà sicuramente stato. Con Pirlo tra l'altro giocavano Andrea Agnelli, John Elkann e Pavel Nedved. E chissà per quanto continueranno a restare tutti nella stessa squadra, spostando ovviamente l'attenzione su quello che è uno dei più grandi tormentoni del momento: la panchina della Juve. Che ufficialmente è ancora proprietà di Pirlo, appeso com'è alla decisione della dirigenza bianconera sul suo futuro. Pirlo aspetta, anche Allegri aspetta, perché in questo gioco di sguardi il futuro di entrambi è collegato a quello di Zinedine Zidane e del Real Madrid

Allegri e Zidane, la situazione

Provare a fare ordine non è semplice ma è necessario. Per ora l'allenatore della Juve resta Pirlo. Che grazie al rush finale fatto di Coppa Italia e qualificazione in Champions si è conquistato quantomeno il ruolo di alternativa alle prime scelte. Non ha fretta la Juve, questa volta, solo la qualificazione in Champions ha permesso di dare il via definitivo alle valutazioni finali. Con Zidane e Allegri ora al centro di un duello in ottica bianconera che vede presente e futuro della Juve intrecciarsi con quello del Real, non solo nella guerra aperta sul fronte Superlega

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