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Chiamatelo Dusan Vlahovic 7, ma anche... 13. Se le maglie del neo attaccante della Juventus, che ha optato per il numero che fu di Cristiano Ronaldo, sono subito andate a ruba presso gli Juve Store e hanno popolato in massa l’”Allianz Stadium” per la partita contro il Verona che ha segnato il debutto del serbo, il nuovo idolo del popolo juventino ha impiegato meno di un quarto d’ora per la prima esultanza con la nuova divisa.
Juve, Vlahovic fa subito meglio di Cristiano Ronaldo
Il gol che ha sbloccato il risultato contro l’Hellas, con un morbido pallonetto su invito di Dybala, proietta infatti già Dusan Vlahovic nell’empireo degli attaccanti capaci di andare in rete al debutto con la Juventus. Un elenco ricco di nomi illustri, ai quali però non appartiene lo stesso Cristiano Ronaldo, che nella sua prima con i colori bianconeri contro il Chievo nell'agosto 2018 non riuscì a trovare il gol dovendo aspettare la quarta partita, contro il Sassuolo, per sbloccare il proprio contatore.
Juve, i bomber leggendari in rete all'esordio
Prima di Vlahovic, invece, avevano bagnato l’esordio con il gol anche gli argentini Carlos Tevez, il 18 agosto 2013 in Supercoppa Italiana contro la Lazio, Paulo Dybala, sempre in Supercoppa contro la Lazio nel 2015, e Gonzalo Higuain, il 20 agosto 2016 in campionato contro la Fiorentina, ma in precedenza anche Zlatan Ibrahimovic, il 12 settembre 2004 alla prima di Serie A sul campo del Brescia e ancora prima la mitica coppia gol degli anni ’50 formata da Omar Sivori e John Charles e qui la similitudine è suggestiva perché l’italo-argentino e il gallese esordirono con la Juve in campionato proprio contro il Verona siglando il match che sarebbe finito 3-2 e che fu aperto da un gol di Giampiero Boniperti.
Vlahovic-Juve, 13 minuti per fare la storia
Vlahovic è però riuscito a fare meglio di tutti a livello di minutaggio, dato che nessuno dei colleghi sopra citati ha impiegato così poco dall’inizio della partita per gonfiare la rete avversaria: tra gli altri, Sivori andò in gol contro l’Hellas al 28’ e Charles al 58’. Nel secondo tempo avvennero anche i battesimi del gol di Ibra, Tevez e Higuain. A Vlahovic sono bastati 13 minuti per far innamorare i tifosi.