Juve, sfida Allegri-Vlahovic dopo l'allenamento: il curioso retroscena

Al termine della seduta parte la gara tra l'allenatore e l'attaccante che impegnano Pinsoglio a suon di punizioni
Juve, sfida Allegri-Vlahovic dopo l'allenamento: il curioso retroscena
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TORINO - L’operazione recupero parte con una dose extra di lavoro e con il sorriso. Vlahovic è il più acclamato, insieme a Dybala, dai 300 tifosi che assistono all’allenamento, aperto a invitati e stampa, dalla tribuna della Continassa. Gli applausi dei più piccoli sono soprattutto per loro e se per la Joya si tratta delle ultime dosi d’affetto, prima dell’addio che si consumerà tra una ventina di giorni, per Dusan si tratta di un carico di energia e fiducia non indifferente nel pieno del primo momento difficile della sua nuova vita in bianconero. Tutti con DV7, insomma, che cerca di ritrovare con continuità quei gol che stanno arrivando con il contagocce (3 nelle ultime 11 partite). Nessun dramma, in ogni caso: un posto nella prossima Champions è ormai in cassaforte e quindi adesso c’è modo di riacquistare serenità in vista dell’appuntamento fondamentale della finale di coppa Italia, in cui il bomber vuole tornare ad essere decisivo. Il serbo, d’altra parte, non è tipo che teme le responsabilità e quindi si è messo a lavorare duramente per tornare il vero Vlahovic. La prova? Alla fine della seduta con il gruppo, Dusan si è fermato in campo e ha iniziato gli straordinari: prima un fitto colloquio con Massimiliano Allegri, poi, sotto lo sguardo attento del tecnico, ha iniziato a provare e riprovare i movimenti al limite dell’area, il controllo del pallone, i tiri in porta. Con Max pronto a spiegare e a mimare i gesti corretti. Pinsoglio, il terzo portiere bianconero, è così diventato il bersaglio del bomber per una ventina di minuti. Stop e tiro, uno dopo l’altro, prima del divertente finale: la sfida tra Allegri e Vlahovic sulle punizioni, con il tecnico che non ci sta a perdere e scherza sulla contabilità dei tiri vincenti anche se dalla tribuna il vincitore appare Dusan.

Verso il Genoa

Sorrisi, insomma, e clima disteso in vista dell’anticipo di venerdì in casa del Genoa, preludio della super sfida contro l’Inter. Ma anche un po’ di apprensione per Luca Pellegrini, costretto ad abbandonare l’allenamento zoppicando per una botta alla caviglia sinistra rimediata in uno scontro di gioco. Contro il Grifone, avrà un turno di riposo Danilo, che ieri ha lavorato in palestra dove è stato raggiunto successivamente pure da Bernardeschi, Rabiot e Arthur, che ha infilato la via degli spogliatoi innervosito da un paio di passaggi sbagliati nelle esercitazioni. Cuadrado e De Sciglio, alle prese con problemi muscolari, hanno svolto un programma personalizzato, prima atletico e poi con il pallone. Il colombiano punta ad esserci contro l’Inter, partita che l’azzurro dovrà saltare per squalifica. Lavoro differenziato pure per McKennie e Locatelli, che però sono più indietro: riuscirà la rincorsa di Manuel verso l’Inter? I prossimi giorni saranno decisivi. Su Instagram intanto Loca ha scritto: «Mi hanno insegnato che gli ostacoli nella vita e nel lavoro sono fatti per essere superati. Cuore. Lavoro. Passione». Con il Genoa, quindi, a centrocampo potrebbe toccare ancora al giovane Miretti, che ha stupito all’esordio da titolare contro il Venezia, anche nell’ottica di dosare le energie di Rabiot e Zakaria.


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