Di Maria alla Juve: il ruolo della moglie

L’argentino, spinto dalla compagna, attende il Barça: bianconeri in stand by, ma non sarà all’infinito
Di Maria alla Juve: il ruolo della moglie
Filippo Bonsignore
3 min

TORINO - E anche oggi, Di Maria decide domani. O chissà quando. Il Fideo prende tempo, la Signora resta in attesa, la telenovela si allunga. La corsa al campione argentino, almeno per il momento, non ha un vincitore, visto che il diretto interessato non ha sciolto la riserva. Il mare di Ibiza, evidentemente, non ha ancora portato consiglio sulla scelta della prossima squadra. Sarà Juve o Barcellona? Una cosa sembra essere chiara: il duello è ormai ristretto a questi due club. La variabile Benfica, la società che ha portato il Fideo in Europa nel 2007, è sempre lì, sullo sfondo, ma sembra essere un ripiego. Le lusinghe di Carlos Tevez, invece, neo allenatore del Rosario Central, per far tornare Angel in patria nel club del cuore un anno prima del previsto non sembrano avere margini di successo. Di Maria, infatti, intende restare in Europa per preparare al meglio il Mondiale.

Preferenza

Juve o Barça, insomma. Ed è altrettanto chiaro che nei pensieri dell’ex Paris Saint Germain ci sia sempre il club blaugrana. Il contatto diretto con il tecnico Xavi, che nelle scorse settimane ha chiamato Angel, ha avuto l’effetto di far pendere la bilancia dei desideri verso il Camp Nou. Anche la famiglia del giocatore, poi, spinge per tornare in Spagna dopo l’esperienza vissuta a Madrid tra il 2010 e il 2014 quando il Fideo era una delle stelle del Real. Preferire il Barcellona, però, implica aspettare il club catalano, al momento alle prese con seri problemi economici che gli impediscono di operare sul mercato in entrata. L’imperativo è vendere prima di comprare e infatti pure l’ex milanista Kessie e l’ex Chelsea Christensen, altri due colpi a parametro zero, non sono ancora stati tesserati. Di Maria sembra intenzionato ad attendere la soluzione positiva della vicenda che frena il Barça e quindi è pronto a prendersi tutto il tempo necessario per pronunciarsi in modo definitivo.

In fretta

Quanto potrà durare, però, questa attesa? Non troppo, perché la nuova stagione è ormai alle porte e perché la Juve ha fretta di avere una risposta, positiva o negativa che sia. Proprio i tempi lunghi di cui necessita il Barcellona, però, giocano in un certo senso a favore dei bianconeri, che non allentano il pressing. C’è la sensazione di essere in svantaggio nelle preferenze del giocatore, sì, ma c’è al tempo stesso fiducia sul fatto che l’offerta da 7 milioni per un anno (più opzione in favore del calciatore per una eventuale seconda stagione) possa essere accettata. Fatti tutti i passi necessari per andare incontro alle esigenze e alle richieste del Fideo, è soltanto questione di tempo e di attesa. La clessidra scorre; i segnali indicano nel weekend il momento della soluzione del giallo. O forse no?


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