Se sei Allegri ti tirano le pietre

Se sei Allegri ti tirano le pietre© ANSA
Roberto Perrone
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Un caso, forse, ma il brano “Pietre”, portato al successo da Antoine, è del 1967, l’anno di nascita di Max Allegri (11 agosto). Chi ha una certa età ricorda bene: «Tu sei buono e ti tirano le pietre / Sei cattivo e ti tirano le pietre / Se lavori, ti tirano le pietre / Non fai niente e ti tirano le pietre». Insomma si parla di qualcuno a cui viene addossata ogni colpa possibile, l’imputato perenne. L’ultimo “reato” commesso da Max-Antoine, per cui si è accesa la solita feroce discussione sui social, è che non è ancora rientrato dalle ferie, mentre molti colleghi, a cominciare dallo scudettato (anche qui tante polemiche sulla maglia) Stefano Pioli, sono già al lavoro.

Allegri non è in ritardo, ha fissato un giorno con il club per la ripresa. Eppure. Dopo un iniziale entusiasmo, al momento del suo ritorno, Allegri è diventato il bersaglio, l’accusato speciale. Un po’ è stato ripreso pure per questo, per fare da piattello, da bodyguard certificato tripla A che si mette davanti al suo assistito a prendere i proiettili. Con Maurizio Sarri il club si era convinto di aver vinto il nono scudetto di fila anche senza allenatore. Infatti lo sostituirono con Andrea Pirlo perché era un amico e perché pensavano che in panchina potesse starci chiunque, anche un debuttante assoluto e Madama avrebbe conquistato ogni obbiettivo previsto. Crollato l’assioma, si è preferito andare sull’esperienza e su un tecnico che ci mettesse il curriculum, contro vento (o peggio).

Allegri si è guadagnato i suoi 7 milioni netti (n. 1 con Mourinho In Italia). Sul campo, secondo noi, rimettendo a posto la squadra dopo un inizio difficile e riuscendo a mantenersi tra i primi quattro senza i gol di Ronaldo, con Dybala a mezzo servizio e Vlahovic da fine gennaio, sfiorando qualcosa di più, fermato dall’Inter con una prova allegriana. Di sicuro fuori, dove dal fischio d’inizio è diventato il colpevole (di tutto), per i commentatori in action, ex giocatori o tifosi: gli uni lo tartassano sul “gioco” che manca, gli altri per aver non vinto al primo colpo. Di tutte, però, questa è l’accusa più grottesca. Perché viene da un Paese dove la vacanza è sacra, le ferie inviolabili e nessuno vuole tornare un giorno prima. Anzi, in molti provano ad allungarle, le vacanze, altroché. Ma Allegri no, deve tornare in anticipo. «Qualunque cosa fai sempre pietre in faccia prenderai».


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