Juve, super Vlahovic e la punizione diventa divina

Sta affinando questa nuova tecnica in allenamento e nei pre-partita allo Stadium. I risultati si vedono: 2 su 2
Juve, super Vlahovic e la punizione diventa divina© ANSA
Filippo Bonsignore 
4 min

TORINO - Vlahovic, ritorno da re. Non sarà la prima volta ma sarà comunque speciale. Dusan torna dove tutto è cominciato, in quella Firenze che è stata la sua casa fino a otto mesi fa e dove è esploso, salendo alla ribalta mondiale e conquistandosi il salto in alto alla Juve. Sarà la terza volta da ex con la maglia bianconera e gli occhi e le attenzioni di tutti saranno su di lui. Non solo per ciò che è stato ma anche per il momento che sta vivendo il bomber, che ha indossato i panni del super eroe. La Juve non incanta ma Vlahovic sì e allora arrivano gol, vittorie e punti preziosissimi in questo faticoso decollo di inizio stagione. Che fosse un potenziale fenomeno, era già chiaro. Ora Dusan ci sta mettendo tanto del suo per alzare il livello di rendimento e di “peso” nei successi bianconeri. DV9, infatti, segna ormai in tutti i modi: di sinistro, soprattutto, il marchio di fabbrica. Ma pure di destro (come nel gol record al debutto in Champions League), a volte di testa, su rigore, come contro il Sassuolo per inaugurare il campionato. Adesso ha aggiunto una specialità in più, il calcio di punizione.

Vlahovic, pennellate d’autore

Vlahovic ci ha preso gusto e nello spazio di quattro giorni ha fatto centro due volte su tiro piazzato da fuori area. Due pennellate d’autore in fotocopia, contro Roma e Spezia: un ricamo con il sinistro, a giro, perfetto per precisione e parabola. Cose che non si ricordavano quasi più, perchè negli ultimi due anni la Juve ha segnato così soltanto due volte. E’ il terzo gol in carriera per Dusan su punizione, dopo la primizia in maglia viola contro il Cagliari, nello scorso campionato, poco prima di prendere la strada di Torino. E non è per nulla un caso, perché le due reti sono frutto di tanto allenamento. Il bomber infatti prova e riprova i calci da fermo, sovente fermandosi per una sessione solitaria sul campo centrale della Continassa quando il lavoro quotidiano della squadra è già terminato. Evidentemente il lavoro paga. C’è anche una consuetudine simpatica: nelle gare casalinghe, il serbo è sempre l’ultimo dei bianconeri a rientrare negli spogliatoi dopo il riscaldamento pre-partita e l’ultima serie di tiri è su punizione, accompagnata dall’ovazione dello Stadium. Riassunto: Vlahovic si aggiunge a Del Piero, Pirlo e Pjanic tra gli juventini capaci di segnare due volte di fila su punizione in serie A.

Vlahovic capocannoniere

C’è anche lui tra i grandi, insomma. E c’è lui davanti a tutti in classifica cannonieri. Quattro gol in quattro giornate, uno ogni 88 minuti. Allegri ha fissato il tetto stagionale a 30 reti; Dusan ha recepito bene la missione e si sta già portando avanti. Logico immaginare che non voglia abbandonare il trono e per raggiungere l’obiettivo servirà mantenere ritmo e continuità. Una prova ancora più significativa in una stagione atipica come quella appena iniziata, che lo vedrà anche impegnato nel suo primo Mondiale. La corsa però è appena iniziata e Vlahovic non ha certo intenzione di fermarsi: «Dobbiamo continuare a lavorare, dobbiamo continuare a crescere, dobbiamo continuare a vincere», il suo messaggio via social. Prima controprova, la Fiorentina. Poi la sfida a Messi, Mbappè e Neymar… 


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