La Juve ricorda Scirea: "Indimenticato e indimenticabile"

A 33 anni dal tragico incidente in Polonia che se lo portò via il club bianconero ha omaggiato la figura di uno dei giocatori più forti e iconici della propria storia
La Juve ricorda Scirea: "Indimenticato e indimenticabile"
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Poche ore prima di Fiorentina-Juventus, sfida mai banale per le due squadre e le rispettive tifoserie, la Juventus ha ricordato uno dei giorni più tristi della propria storia e di tutto il calcio italiano, quello della morte di Gaetano Scirea.

La Juve omaggia Gaetano Scirea

A 33 anni di distanza dal tragico incidente stradale che costò la vita in Polonia ad uno dei calciatori più forti della storia della Juve e del calcio italiano e non solo il club bianconero ha pubblicato un Tweet semplice, quanto sentito ed emozionante: "Indimenticato e indimenticabile Ricordando Gaetano Scirea” corredato da due pallini bianconeri e da una foto che ritrae il compianto libero in azione e in particolare alle prese con un classico del proprio immenso repertorio, la cavalcata palla al piede.

Juve, Riccardo Scirea e la memoria sempre viva di papà Gaetano

Gaetano Scirea, il cui ricordo nel mondo bianconero è alimentato anche dalla presenza del figlio Riccardo nello staff tecnico come responsabile del reparto match analysis, avrebbe compiuto lo scorso 25 maggio 69 anni, ma un destino inaccettabile lo ha portato via troppo presto dai propri affetti e dalla grande famiglia del calcio il 3 settembre 1989 sulle strade di Babsk, dove si era recato per assistere a una partita del Gornik Zabrze, prossimo avversario della Juventus in Coppa Uefa.

Gaetano Scirea e il tragico incidente che gli costò la vita

Dopo l’addio al calico giocato nell’estate 1988, Scirea divenne subito il tecnico in seconda della Juve alle spalle del grande amico Dino Zoff, ma durante il viaggio di ritorno verso Varsavia, da dove Scirea avrebbe dovuto prendere il volo per Torino, la vettura sulla quale l'ex calciatore viaggiava insieme a un autista locale, un interprete e un dirigente del Gornik, fu tamponata da un furgone nei pressi di Babsk, prendendo fuoco anche a causa di quattro taniche di benzina presenti nel bagagliaio. Il mitico Gae morì a causa delle ustioni riportate lasciando un vuoto incolmabile non solo per la famiglia bianconera.


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