Zakaria: "La Serie A non faceva per me. Allegri? Poco dialogo, la Juve dovrebbe stare in alto"

Intervistato da 'Blick' il centrocampista svizzero, approdato al Chelsea nell'ultimo giorno di mercato, ha parlato dei sei mesi trascorsi a Torino, dall'ottimo impatto fino al difficile adattamento tattico
Zakaria: "La Serie A non faceva per me. Allegri? Poco dialogo, la Juve dovrebbe stare in alto"© Juventus FC via Getty Images
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L’ultima operazione in uscita della Juventus nel mercato estivo 2022 è stata la cessione in prestito di Denis Zakaria al Chelsea. Un affare piuttosto sorprendente, conseguenza della trattativa saltata tra il Manchester United e Adrien Rabiot e della necessità dei bianconeri di sacrificare un centrocampista per fare spazio a Leandro Paredes.

La breve parabola di Denis Zakaria alla Juve

Arrivato a Torino lo scorso gennaio dal Borussia Moenchengladbach il centrocampista svizzero ha avuto un ottimo impatto sul pianeta bianconero, con il famoso debutto con gol nella partita col Verona, la stessa dell’esordio di Dusan Vlahovic, anch’egli a segno. Poi un brutto infortunio muscolare a Empoli è coinciso con l’inizio del declino della breve avventura bianconera di Zakaria, comunque titolare alla prima giornata contro il Sassuolo e poi in campo per uno spezzone contro lo Roma.

Zakaria punge la Serie A e Allegri

Intervistato dal quotidiano svizzero ‘Blick’ Zakaria ha svelato qualche retroscena sulla trattativa che il 1° settembre lo ha portato al Chelsea, con la cui maglia però l'ex bianconero è ancora in attesa di esordire: “È nato tutto all’improvviso, il Chelsea ha fatto l’offerta ed in poche ore abbiamo firmato i contratti e ho fatto le visite mediche, ma la mia volontà non era quella di lasciare la Juve”. Il tutto nonostante un gradimento piuttosto basso nei confronti del calcio italiano. E dalle parole di Zakaria non manca neppure una critica al gioco di Allegri:La Serie A non è il mio calcio, la Juventus giocava sempre troppo bassa. Però per il potenziale che ha la squadra dovrebbe vincere ogni partita 3-0 e stare in alto in classifica”. Il rapporto con il tecnico livornese è stato però buono: “Il mister è una brava persona, questo posso dirlo con certezza, oltre che un allenatore di successo, ma devo dire che con lui non ho mai parlato molto”.

"Tuchel? Ero venuto al Chelsea anche per lui..."

Il presente però si chiama Chelsea, nonostante l'esonero di Thomas Tuchel, la cui presenza in panchina era stato uno dei motivi che avevano spinto Zakaria ad accettare il trasferimento a Londra: "Volevo lavorare con Tuchel, avevo detto sì al Chelsea anche per lui. Al Chelsea scoprirò un calcio con più spazi, più intensità e più duelli che dovrebbe andare bene per me, ma devo mettere minuti nelle gambe. Interessamento del Liverpool? Ne ho sentito parlare anche io, ma non c'è stato niente di concreto".


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