Arek torna il vero Milik: è l'ariete della Juve

È l’elemento sul quale Allegri fa più affidamento. Arrivato a Torino senza grandi entusiasmi, si è subito rivelato un giocatore sul quale puntare
Arek torna il vero Milik: è l'ariete della Juve© LAPRESSE
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Vitamina Polonia. Riecco Milik e la Juve sorride: il bomber è pronto a prendere per mano la Signora in crisi e rilanciarla. Arek è tornato ieri alla Continassa dopo la parentesi in Nazionale, insieme al connazionale Szczesny, in grandi condizioni, dal punto di vista mentale e fisico. Carico e anche relativamente riposato visto che con la sua selezione ha giocato soltanto 45 minuti contro l’Olanda ed è rimasto in panchina per tutta la sfida con il Galles di domenica sera. Musica per Allegri, che punta forte sull’attaccante arrivato alla fine del mercato dal Marsiglia che si è presto rivelato l’uomo in più. Anche in modo inatteso. Il suo sbarco sul pianeta bianconero non aveva scatenato l’entusiasmo popolare, come il ritorno di Pogba o il tanto inseguito di Di Maria, ma alla fine quello che conta è il campo e qui Arek si è integrato alla perfezione e ha risposto alla sua maniera. Con i gol: 3 in 6 presenze, con Spezia, Fiorentina e Benfica, con l’intermezzo della bufera Salernitana con il gol annullato tra mille polemiche e la beffa della squalifica per il rosso rimediato per aver festeggiato la rete poi non convalidata. "La mia scelta è stata rapida, è sempre stato il mio sogno di giocare in un club così grande come la Juve - ha raccontato al portale polacco Meczyki - Mi ha fatto piacere questa occasione, non avevo nulla da perdere. Anche in passato sono stato vicino ai bianconeri ma mancava l’accordo tra le società; il Napoli rifiutò anche un’offerta dalla Roma, che garantiva più soldi. È stata una loro decisione e io l’ho rispettata. Sono contento però che alla fine abbia avuto la possibilità di andare alla Juve, è un grande onore".

Tandem Vlahovic-Milik

Da dove si riparte? Dalla rete illusoria contro il Benfica; a Monza Milik non c’era e si è visto come è finita. Adesso, da domenica in poi, ci sono ben dodici partite in 42 giorni; un mese e mezzo senza fiato che sarà decisivo per il cammino della squadra di Allegri in campionato e soprattutto in Champions League, dove la qualificazione agli ottavi è appesa a un filo. Prima di volare in Qatar e giocarsi il Mondiale con la Polonia. Arek vuole tutto e, come primo passo, intende riprendere il discorso allo stesso modo in cui si era interrotto nella notte di Champions con i portoghesi. Una rete al Bologna per scacciare i fantasmi e dare un calcio alla crisi. Milik giocherà accanto a Vlahovic: ecco la nuova coppia dei sogni bianconeri. Dovevano essere alternativi nei programmi dell’estate e invece si è visto che in tandem è meglio. Le difficoltà emerse nel creare gioco ed occasioni e nel servire al meglio il serbo hanno aperto la porta alla soluzione delle due punte. Arek funge da regista offensivo che arretra, prende palla, la difende, la smista e fa salire la squadra, consentendo al serbo di non allontanarsi troppo dall’area avversaria. Avanti con Milik più Vlahovic, quindi. Inizia la lunga volata che porta in Qatar, con il Mondiale che spezzerà in due la stagione. Prima la Juve e poi la Polonia, in ogni caso, e in ballo non ci sono solo scudetto e Champions League. Milik è in prestito e punta a tenersi la Juve anche in futuro. La società può riscattarlo dall’OM per 7 milioni (più 2 di bonus) e, al momento, tutto sembra andare in questa direzione, visto che il polacco sta conquistando davvero tutti. A suon di gol sarà ancora più facile arrivare al traguardo.


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