Juve, talismano Di Maria. Ma è un rebus tattico

Il Fideo in Champions è una garanzia, ma servirà inserirlo al meglio in un attacco che ha in Milik e Vlahovic i nuovi punti fermi. L’argentino sarà schierato da trequartista?
Juve, talismano Di Maria. Ma è un rebus tattico© LAPRESSE
Filippo Bonsignore
5 min

TORINO - Fattore Di Maria. La Juve si gioca il jolly per tenere viva la speranza di superare il girone di Champions League. Le due sconfitte iniziali con Paris Saint Germain e Benfica hanno messo a serio rischio la qualificazione ma non tutto è ancora perduto, a patto di battere domani sera il Maccabi Haifa e iniziare la rimonta. La vittoria sul Bologna ha riportato il sereno in un ambiente avvolto dalla crisi, certificata dal crollo di Monza prima della sosta. Ora però serve cavalcare l’onda del ritorno al successo in campionato perché anche in Europa i bonus sono già finiti. E non c’è iniezione di energia migliore di un campione del calibro del Fideo, che la Champions l’ha già sollevata con il Real Madrid e vanta 101 presenze (preliminari compresi) e 22 gol nella competizione, per riprendere la marcia.



Svolta

Il mondo bianconero si attende uno squillo da parte di Angel, che ancora non è riuscito a fare la differenza come tutti si attendevano. L’esordio aveva incantato e illuso al tempo stesso: era Ferragosto e l’argentino aveva debuttato con gol e assist contro il Sassuolo, fermandosi però immediatamente per un problema muscolare. Aveva dovuto così saltare Samp e Roma, prima che il rientro forzato contro lo Spezia lo rimettesse fuori gioco pochi giorni dopo nel match in casa della Fiorentina. Conseguenza: niente debutto in Champions da fresco ex contro il Psg e niente Salernitana. In pratica, a settembre Di Maria si è visto soltanto per mezz’ora contro il Benfica, dove ha regalato lampi della sua classe senza però poter incidere perché ancora privo della adeguata condizione fisica. Anzi ha contribuito allo sprofondo bianconero con la reazione di Monza che gli è costata il rosso e la squalifica di due turni, uno già scontato contro il Bologna e un altro da scontare contro il Milan. Tutto sulla coppa, quindi, per dare la svolta.

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Come inserirlo?

È verosimile attendersi che Di Maria sia titolare domani contro gli israeliani ma questo implica un problema di scelte per Allegri. Come inserire il Fideo nel contesto di un attacco che ha trovato in Vlahovic e Milik gli assi portanti e imprescindibili? Il nodo è nell’equilibrio da non smarrire perché al Fideo, ancora non al top, non si può chiedere uno sforzo per sostenere un tridente con Dusan e Arek, come del resto è difficile chiedere un tale sacrificio a una squadra convalescente, in una sfida peraltro decisiva. Di Vlahovic non si può fare naturalmente a meno e di Milik altrettanto, considerato quanto è decisivo e quanto beneficio ha portato al bomber serbo e allo sviluppo del gioco bianconero. Una soluzione potrebbe essere il 3-5-2 con due versioni: Di Maria nel tandem d’attacco, magari pensando di rinunciare a Milik in previsione Milan, oppure Angel mezzala che si inserisce per uno sviluppo che diventerebbe 3-4-1-2. Ma ci sarebbero anche il 4-4-2, con l'argentino esterno e il 4-3-1-2, con il Fideo trequartista dietro Dusan e Arek e un centrocampo solido e fisico. Ad Allegri l’ardua sentenza.


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