Allegri rilancia dopo la disfatta di Champions e prova a ricompattare la sua Juve in vista della delicatissima sfida contro il Torino nel derby. «Siamo tutti consapevoli del momento, siamo concentrati per tirarci fuori da questa situazione che sicuramente non è bella e sappiamo che non possiamo farlo solamente con una partita ma intanto dobbiamo cominciare a fare risultati».
Il curioso dato sulla Juve ad Haifa. Alegri: "Approccio buono solo per i primi due minuti"
L’occasione c’è subito, a patto però di non vedere più un replay della prestazione con il Maccabi, altrimenti saranno ancora dolori. «Ad Haifa l’approccio è stato buono solo per i primi due minuti... Sono cose che non devono più accadere, bisogna cercare di invertire la rotta. Come sui gol subiti, la cosa che non mi è piaciuta di più finora. Non è una questione fisica, ma di testa». Allegri non considera un problema la condizione («I dati sono fini a se stessi; nelle sette partite in cui abbiamo corso di più, abbiamo vinto una volta sola; quando abbiamo corso meno, ne abbiamo vinte tre») e preferisce puntare sull’aspetto mentale.
Cosa ha detto il presidente Agnelli alla Juve, le parole di Allegri in conferenza stampa
«Il presidente Agnelli ha dato la carica alla squadra e all'ambiente in prima persona - rileva Allegri in conferenza - Bisogna compattarsi più di prima, società, squadra, staff, tifosi, perché c'è bisogno di tutti e bisogna fare le cose semplici e ordinate. È una sfida di tutti, non solo mia personale, perché si vince e si perde tutti insieme. Gli obiettivi restano gli stessi, anche se siamo in ritardo in campionato perché la settimana con Salernitana e Monza ci sta penalizzando, ma abbiamo tutto il tempo per recuperare. Serve un derby fatto di attenzione, di giusta cattiveria e anche di un po’ di incoscienza, che non deve mai mancare, né ai giovani né agli esperti». Juve, se ci sei batti un colpo.