La notte che la Juve non può sbagliare

Serve la prova perfetta: un 3-5-2 senza sbavature, una difesa che non faccia errori, il miglior  Kostic e rifornimenti alle punte
La notte che la Juve non può sbagliare© Juventus FC via Getty Images
Xavier Jacobelli
3 min

Sarà perché, da ingegnere automobilistico qual è, Roger Schmidt è un signore che ama la precisione. Di certo, l’allenatore del Benfica non difetta di chiarezza. Quando, prima di rivedere la Juve, afferma che ad Allegri servono due vittorie, ma, a lui, un punto basta e avanza, mette Max spalle al muro. D’altra parte, la situazione del girone H è sotto gli occhi di tutti: se la Juve non fosse stata maestra nel complicarsi la vita, oggi non ci sarebbe bisogno di fare il gioco delle combinazioni al quale, sommesso consiglio, è auspicabile i bianconeri non partecipino, essendo una parete da ottavo grado, secondo la scala francese dell’arrampicata.

Bilanci e stipendi: cosa rischia la Juve

Primo, perché a Lisbona conta soltanto vincere; secondo, perché se stasera allo stadio Da Luz cala il buio sulla stagione europea, saran dolori e svaniranno le botte di vita nel derby e con l’Empoli. Anche perché le due consecutive vittorie in campionato non sono servite a ridurre lo svantaggio rispetto al Napoli, che è sempre a +10 e fila come un treno. Qui sta il punto: addì 25 ottobre, suo malgrado la Juve è già al primo bivio e che bivio, tecnico e di bilancio. Se non batte il Benfica e quindi non può più aggrapparsi alla speranza nel miracolo, sfumano anche 30 milioni di euro, una jattura per il club che il 23 settembre scorso ha denunciato un passivo di 254,3 milioni di euro, rispetto alla perdita di 209, 9 milioni dell’esercizio precedente. 

Juve, Max e lo spettro della bocciatura

Che cosa serve ad Allegri? Concentrazione massima, difesa che non commetta errori, 3-5-2 senza sbavature, Kostic sempre ispirato per confermare di essere secondo in Europa solo a Müller e a Messi per numero di assist e, soprattutto, Vlahovic e Milik mai senza rifornimenti, com’era sciaguratamente accaduto all’andata, quando la resa allo Stadium fu senza condizioni, anche se il polacco subentrò negli ultimi venti minuti. Il Benfica è il Napoli del Portogallo: in questa stagione non ha mai perso, nemmeno in Coppa del Portogallo; in campionato conta 9 vittorie, 1 pareggio, 24 gol segnati, 9 subiti, 6 punti di vantaggio su Braga e Porto, secondi, 9 sullo Sporting, quarto; in Champions comanda il girone con il Psg (2 vittorie e 2 pareggi) e, dopo il colpo di Torino punta a vincerlo, anche per dimostrare ai francesi, cioè ai qatarioti che possono pure dare 630 milioni lordi in tre anni a Mbappé, come ha rivelato Le Parisien, ma non è detto trionfino loro: per adesso nel gruppo H, più avanti si vedrà.  

A nove mesi meno due giorni dall’appuntamento più importante con la sua storia, il centenario della proprietà agnelliana, la Juve è obbligata a non sbagliare per sperare. Il 4 agosto scorso, a Villar Perosa, Elkann le chiese di essere all’altezza del suo passato. Sarebbe ora di accontentarlo. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video