TORINO - Dopo la bufera scatenatasi con le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dell'intero cda, la Juventus (accusata di falso in bilancio) è pronta a difendersi: "Le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022". Lo scrive in una nota il club bianconero "sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili". Si tratta - spiega la nota - di "una conclusione unanime dei nove consiglieri" della Juventus in carica alla data del 28 novembre, secondo i quali - proprio in base al parere degli esperti, "il trattamento contabile adottato nei bilanci rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili".
La nota del club bianconero
In merito alle contestazioni, "la Procura afferma l'artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l'efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla cosiddetta 'manovra stipendi' 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle cosiddette scritture integrative in corso di negoziazione nell'aprile/maggio 2021". Per la Juventus, "inoltre, la correzione dei bilanci, con il limitato profilo delle cosiddette 'manovre' stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l'ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022". La Juventus "confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata". "Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, - conclude la nota - Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi".