Juve, il secolo in Famiglia

Gli scatti di Giglio, i testi di Cucci in un libro vagamente consolatorio
Ivan Zazzaroni
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Questa non è una recensione. Non può esistere una recensione che comincia con una domanda volgare - ma addolcita - che probabilmente gli autori si sentono porre da ore: «Scusate, ma siete proprio sfigati, non era meglio uscire a gennaio? O, forse, è una botta di fortuna». In effetti, gli autori - Italo Cucci, Salvatore Giglio e Nicola Calzaretta - sono rimasti fulminati per mezz’ora (mi dicono che l’editore sia addirittura svenuto) quando, mentre vedevano Portogallo-Uruguay, hanno sentito Stefano Bizzotto annunciare non un gol ma un clamoroso autogol: «Il consiglio d’amministrazione della Juventus, Andrea Agnelli compreso, ha rassegnato le dimissioni». Ebbè? Semplice: i tre tenores hanno appena dato alle stampe il loro libro - dicono - più prezioso: “1923-2023 Agnelli-Juventus - La famiglia del secolo” e guarda un po’ l’ultimo presidente ha dovuto mollare senza potersi godere l’agognato, storico compleanno. Cucci - che di editoria se ne intende - ha rincuorato gli amici: «È una gran botta di culo». Lui ripete sempre che bisogna stare sulla notizia. Eccola, la notizia. E, fra tanti comunicati, cosa ha fatto sapere John Elkann l’Epuratore? Ha detto che il 2023 è una data da celebrare alla grande, non in un tribunale, ma con adeguati festeggiamenti. Aggiungere un capitolo che parla di plusvalenze, falsi in bilancio, un “rosso” di svariati milioni, se rischia di smontare il Centenario puoi immaginare come possa far male al libro. Che non è solo un romanzo di calcio senza precedenti, ma un vero libro di storia dedicato al club più prestigioso d’Italia, un brand - sottolinea Elkann - fra i più importanti del mondo. E infatti Cucci invita a guardare l’ultima di copertina, una bella foto di John e Andrea, i due cuginetti dispettosi, e il gioco è fatto. Correvano voci… Già: altro che voci. E la Vecchia Signora ha il suo omaggio letterario senza precedenti. Letterario? Sì, perché anche le fotografie raccontano. Lo diceva sempre Cucci all’antica scuola del Guerin Sportivo che aveva trasformato in un mondo a colori. E allora mi scusi il Direttore se rivelo che il libro è soprattutto di Salvatore Giglio, 350 fotografie scattate da uno che ha ritratto per decenni la Juve in tutte le sue manifestazioni: le partite, i gol, le vittorie (tante) e le sconfitte, i personaggio. Tanto per cominciare Boniperti in tutti i ruoli; poi Sivori, Bettega, Platini, Baggio, Zidane, Ronaldo, Dybala, quelli che vi vengono in mente. E gli Agnelli, a partire da Edoardo che ebbe in regalo nel 1923 la Juventus da papà - il Senatore Giovanni Agnelli, il Signor Fiat - e si divertì a vincere i famosi cinque scudetti consecutivi degli anni Trenta. Fu poi la grande stagione dell’Avvocato… E ancora Umberto, con una pagina accorata che parla di Giovannino, il figlio perduto. E Andrea, che dite quel che vi pare ma nella Famiglia del Secolo con i suoi nove scudetti - e in tutto 19 trofei vinti - ci sta alla grande. Questo è un libro di storia, non un momento di cronaca, un giornale che aspetta minuto per minuto notizie della Juve. Elkann, Ferrero, Scanavino: se vorranno, a luglio si farà una ristampa aggiornata.


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