Le pagelle della Juve: Chiesa lotta, Bremer sbanda. Milik delude

I voti degli uomini di Allegri dopo la sconfitta subita al 'Maradona'
Le pagelle della Juve: Chiesa lotta, Bremer sbanda. Milik delude© Juventus FC via Getty Images
Alberto Polverosi
9 min
Allegri (all.) 4 

Spazzato via, come se la sua squadra fosse capitata lì per caso. Squadra? Stavolta non si direbbe proprio, la Juve esiste solo per 10’ nel primo tempo, il tempo in cui Di Maria dà un senso a tutto, anzi, dà un senso al niente che lo circonda. La Juve è inferiore al Napoli, ma perdere così è davvero troppo. Fa male alla storia di questa squadra. In 17 partite aveva preso 7 gol, in 90’ ne prende 5. 

Szczesny 5,5

Una grande parata inutile sulla mezza rovesciata di Kvaratskhelia. Sui cinque gol che subisce non ha colpe, ma nemmeno ci prova. 

Danilo 4,5

Non è nella posizione giusta né sul primo, né sul secondo gol del Napoli. Sul primo resta a metà strada fra Osimhen e Kvaratskhelia, sul secondo si fa attrarre dalla palla che sta arrivando al nigeriano e lascia una prateria al georgiano. Ma al di là degli episodi è l’imbarcata che travolge la sua difesa a indicarlo come uno dei primi responsabili. 

Bremer 3,5 (il peggiore)

Un autentico disastro. Primo gol: Osimhen lo frega due volte. Secondo gol: intervento fuori tempo, fuori misura, fuori tutto con cui apre l’autostrada al centravanti del Napoli per l’assist a Kvara. Ma non gli basta, anche nella ripresa regala la palla del 4-1 sbagliato da Osimhen e anche quella del 4-1 vero. I suoi errori sono inconcepibili. 

Alex Sandro 5

La difesa meno battuta del campionato stavolta accusa terribili colpi a vuoto. Pur meno colpevole degli altri, anche lui sul primo gol si appisola: quando Politano si fa dare palla da Di Lorenzo, ritarda ad accorciarlo. Sul 5-1 di Elmas c’è il suo polpaccio, con una deviazione sfortunata.

Chiesa 5,5

Prima da titolare in questa stagione e finché resta a destra la sua presenza è impalpabile. Anzi, dannosa, visto che dimentica di raddoppiare su Kvaratskhelia. Sul 2-0, Allegri lo sposta dall’altra parte, davanti a Kostic e solo a quel punto inizia la sua partita. Ha un grande merito in una squadra allo sbando: non si arrende mai.

Iling-Junior (28’ st) 5,5

Entra solo per far riposare Chiesa, non ci sono altre ragioni a quel punto. 

McKennie 4,5

Non lotta, non contrasta, quando il Napoli accelera finisce schiacciato. Un giocatore come lui dovrebbe servire proprio in partite con questa sofferenza, invece proprio non c’è. 

Locatelli 5,5

Il caos sul cambio è difficile da spiegare, vorrebbe uscire ma deve restare dentro e il Napoli sfrutta l’attimo segnando il 3-1. Nella sua ora di partita c’è solo qualche rara traccia di gioco.

Paredes (11’ st) 5

Quando mette piede in campo, la Juve è sotto di due gol, potrebbe ancora crederci, invece viene schiantata. E l’argentino campione del modo contribuisce ad affossarla.

 

Rabiot 5

Non si fa quasi mai vedere. Preda facile per Anguissa

Soulé (38’ st) sv

Come altri subentrati, serve solo per far riposare i titolari.

Kostic 4,5

Piuttosto timido nelle uscite e in apprensione quando Di Lorenzo si sovrappone a Politano. Presenza inutile, a tratti dannosa. 

Di Maria 7 (il migliore)

Il nome di questo stadio lo ispira. Quello che la Juve fa di buono e di bello e di utile è solo per merito suo. Traversa, gol, il cross per l’occasione di testa di Milik

Miretti (28’ st) sv

Venti minuti per sciogliere i muscoli. 

Milik 5,5

Un colpo di testa e la sponda-assist per la rete di Di Maria in quasi un’ora di partita che lascia dopo il 3-1 del Napoli. In quell’occasione è lui a tenere in gioco Osimhen, mentre il nigeriano oscura la visione a Szczesny

Kean (11’ st) 5,5

Senza gioco, dalle sue parti la Juve non arriva mai.


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