Di Maria, finalmente il vero Angel per la signora

Il Mondiale ha di fatto restituito un nuovo Fideo: è tornato a prendere per mano la squadra e a creare soluzioni vincenti
Di Maria, finalmente il vero Angel per la signora© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
3 min

Nasce la Juve di Di Maria. È servito più tempo di quello auspicato ma adesso si è davvero palesato il vero Fideo. Sarà la carica generata dalla vittoria dei Mondiali, avvenuta per giunta da protagonista assoluto. Sarà che la classe sconfinata dell’argentino non poteva rimanere soltanto riassunta in bagliori isolati, come era stato nella prima parte di stagione. Fatto sta che la coppa del Mondo ha restituito alla Signora un nuovo Di Maria o, se vogliamo, quello che tutti conoscevano e che finora avevano visto soltanto a sprazzi. Nel momento più difficile della storia recente del club bianconero, Angel c’è, è salito di tono, è tornato a prendere per mano la squadra. Non solo in partita, con due gol consecutivi e due prove di alto livello con Napoli e Atalanta, ma anche in allenamento. E questa è la notizia forse ancora più significativa in un periodo in cui alla Continassa sono più le inquietudini che i sorrisi. Di Maria sta tornando sugli standard dell’Argentina, insomma, tanto che le prospettive bianconere potrebbero diventare più rosee. Al netto degli sviluppi della vicenda giudiziaria, che potrebbe pure influire sul futuro del campione, c’è il fardello della penalizzazione di 15 punti in classifica da sopportare e c’è una scalata in classifica da tentare: con un Fideo così, la missione potrebbe diventare più possibile.

Da Monza a Monza

La prima verifica domani con il Monza, gara che rievoca ricordi tutt’altro che felici per l’argentino, che proprio contro i brianzoli ha vissuto uno dei momenti più bui della sua avventura italiana. Espulso per una gomitata e squalificato per due giornate proprio mentre la Juve stava precipitando, nel pieno della sua prima grande crisi sportiva della stagione. In molti avevano imputato ad Angel di essere più concentrato sul Mondiale che sul club visto che il suo rendimento si manteneva sull’altalena, anche a causa degli infortuni. Troppo poco erano, in effetti, il gol e l’assist all’esordio in A contro il Sassuolo e la grande notte con il Maccabi Haifa allo Stadium per convincere completamente i tifosi. Il mondo juventino si attendeva lecitamente di più e ora si sta godendo il “nuovo” Di Maria. Dal Monza al Monza, quindi, con l’intermezzo dell’incrocio in coppa Italia di qualche giorno fa con i biancorossi, in cui ha giocato lo spezzone decisivo.

Al centro

Ora si riparla di campionato e la Juve ha bisogno estremo di Angel in versione Argentina, tanto che Allegri lo ha rimesso al centro di tutto. Il suo ritorno ad alti livelli, così come il rientro di Chiesa e i recuperi freschissimi di Pogba e Vlahovic non possono che avere effetti positivi sul rendimento dei bianconeri. Aprendo la porta dal punto di vista tattico anche ad una pluralità di soluzioni. Nelle ultime uscite, Allegri ha impiegato Di Maria alle spalle del centravanti - prima Kean, poi Milik - così da liberare la sua fantasia e la sua creatività lungo tutta la trequarti. Adesso si aggiunge un nuovo protagonista. Vlahovic, e Allegri potrà varare, come provato in allenamento, il 3-4-2-1 con Di Maria e Chiesa alle spalle del serbo ma anche tornare al 4-3-3 pensato in estate che prevedeva un tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa. Ecco, nasce la Juve del Fideo.


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