Le strade della Juve per uscire dal tunnel

I legali stanno analizzando a fondo le 36 pagine di motivazioni firmate dal giudice Torsello. Ecco cosa contesteranno
Le strade della Juve per uscire dal tunnel© Juventus FC via Getty Images
Giorgio Marota
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ROMA - Mentre monta la polemica sulle dichiarazioni anti-juventine di uno dei tre pm firmatari dell'inchiesta Prisma, Ciro Santoriello, si va verso la resa dei conti sul filone sportivo delle plusvalenze. La Juventus non ha ancora depositato il ricorso dopo la stangata della Corte d'Appello (e dunque non è ancora fissata la data dell'udienza), ma per farlo avrà tempo fi no al 1 marzo, cioè 30 giorni dopo la pubblicazione delle motivazioni. I legali bianconeri stanno analizzando a fondo le 36 pagine firmate da Mario Luigi Torsello e ritengono la fretta una cattiva consigliera. Secondo loro quelle motivazioni non stiano in piedi, i componenti della Corte le considerano viceversa inattaccabili. Sarà una battaglia in punta di diritto, ma anche di principi.

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Collegio

Il Collegio di Garanzia non giudica nel merito, ma soltanto sulla legittimità. Può ad esempio stabilire se la sentenza della Corte rispetta il diritto, se sono stati applicati i corretti presupposti della revocazione della sentenza precedente (17 maggio), se la stangata è ben motivata e se tutto, dal punto di vista procedurale, è stato fatto regolarmente. Il primo passo è l'ammissibilità del ricorso. Poi, in sostanza, il Collegio ha tre strade: può respingerlo (con la Juve che resta a -15, potendo fare ricorso al Tar), può annullare integralmente la decisione della Corte, oppure può annullare ma rinviando a una nuova determinazione (la palla tornerebbe alla Corte, che dovrebbe riesaminare la sen tenza ed eventualmente rimodulare le pene). Una certezza: la Juventus non uscirà dall'udienza al Coni né con una penalizzazione inferiore né con altri asterischi sul groppone.

Argomenti

Tiene sempre banco il famoso vizio procedurale, cioè la contestazione da parte dei legali bianconeri di un ritardo di 6 mesi imputabile al procuratore della Figc. Secondo la Juve, Chiné ha avviato il procedimento (il 26 ottobre 2021) oltre i 30 giorni previsti dall'articolo 119 del codice di giustizia sportiva, visto un precedente scambio di mail (aprile 2021) con la Covisoc. Ma oltre alla forma, per la Juventus vale pure la sostanza. Innanzitutto, la società lamenta il fatto di essere stata condannata senza la prova di un reato, visto che i tribunali hanno sempre detto che è impossibile giudicare il reale valore di un calciatore (e dunque è conseguentemente impossibile dire se la plusvalenza è fittizia); la procura Figc e la Corte hanno invece individuato la “pistola fumante” nelle intercettazioni e nelle carte della procura di Torino (incluso il libro nero di Paratici), volte a creare un "sistema" per alterare consapevolmente i bilanci attraverso le operazioni di mercato.

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La Juventus ha parlato di «evidente illogicità, carenze motivazionali e infondatezza», evidenziando come in un processo di revocazione non si possa agire come se fosse un nuovo procedimento, passando dall'articolo 31 (che regola gli illeciti amministrativi) all'articolo 4.1 (che parla di lealtà, correttezza e probità ed è ben più grave), mentre i giudici - viceversa - ritengono di essersi basati sull'unico deferimento (una volta assolvendo, la seconda condannando) che aveva sempre come focus il 4.1. Difficile fare previsioni. Secondo alcuni c'è il rischio concretissimo di una sentenza “politica” (in un senso o nell'altro) che tenga conto pure del fatto che sulla manovra stipendi potrebbe arrivare una nuova penalizzazione dello stesso tenore (se non maggiore). L'unico giudice ad aver parlato pubblicamente al momento è Piero Sandulli, vicepresidente della II sezione del Collegio, che in un'intervista (il Collegio non l'ha affatto gradita, tanto da prenderne le distanze con un comunicato stampa) ha detto di considerare «solida» la sentenza, precisando come il -15 non sia stato spiegato in modo sufficiente a fronte dei 9 punti che aveva chiesto la procura federale nella requisitoria.


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