Le ragioni di Allegri

Leggi il commento alla vittoria della Juventus sul campo dello Spezia
Le ragioni di Allegri© ANSA
Xavier Jacobelli
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Nonno Max ha mantenuto fede all’impegno preso con il nipotino Filippo. «Quando sono andato da lui, ho trovato un cartello: Nonno, basta vincere con la Juve 1-0». Detto, fatto. Se poi il successo sullo Spezia porta in calce le firme di Kean e Di Maria, il cerchio di Allegri si chiude. Sì, perché Moise è uno dei giocatori che l’allenatore ha strenuamente difeso da critiche a volte troppo improvvide e ingenerose per corrispondere al, vero, considerato che la rete del Picco è la settima stagionale dell’attaccante, fra campionato e coppe. Con la peculiarità che, quando Kean viene schierato dal primo minuto e ne gioca almeno 45, va a bersaglio sette volte su undici.
E poi c’è Di Maria. Finalmente Di Maria, vien da dire, ripensando al deludente rendimento, agli infortuni, alle assenze nella prima parte della stagione dell’argentino che, diventato campione del mondo, alla buon’ora nella Juve sta giocando da campione del mondo

Solo Allegri può dire quanto avesse bisogno della classe innata del suo Angelo custode: entrato in campo al 56’, gli sono bastati dieci minuti per fulminare Marchetti. Nelle ultime tre settimane i bianconeri hanno vinto quattro partite (Lazio in Coppa Italia; Salernitana, Fiorentina e Spezia consecutivamente in campionato) e hanno pareggiato con il Nantes in Europa League: 8 gol segnati, 1 subito e “soltanto” per due volte hanno vinto per 1-0, come rimarcherebbe Allegri.  
La prestazione del Picco è stata confortante sotto ogni aspetto, considerata anche la rotazione decisa dal tecnico pensando alla gara di ritorno con i francesi. A Nantes bisognerà vincere, anche se, oggettivamente e con tutto il rispetto per gli avversari, non dovrebbe essere un’impresa da Guinness eliminare la tredicesima in classifica della Ligue 1, testé travolta dal Lens per 3-1 e adesso a 29 punti dalla capolista Psg.  
La Juve, invece, continua a risalire: è settima, conta 32 punti, cioè 47 virtuali, come Allegri ha significativamente ricordato dopo la vittoria, tanti quanti ne ha l’Inter. Sempre aspettando il Collegio di Garanzia. Intanto, per la quindicesima volta in ventitré giornate, la difesa non ha subito gol, mentre Perin si conferma sempre un grande portiere quando viene chiamato in causa. Ora si può guardare a Nantes con fiducia. E si capisce perché Max sorrida, confidando che il nipotino stavolta gli ha scritto un messaggio dicendosi contento per il 2-0. I nonni, si sa, per i nipoti fanno di tutto.


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