Giuntoli ovvero: alla Juve tutti sono cedibili (tranne Allegri)

Il pragmatico approccio del nuovo capo dell'area tecnica bianconera conferma quanto i vincoli di bilancio condizionino il mercato. E come l'unico a essere sicuro del posto sia il tecnico
Giuntoli ovvero: alla Juve tutti sono cedibili (tranne Allegri)© Juventus FC via Getty Images
Xavier Jacobelli
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Cristiano Giuntoli si è presentato alla Juve nel modo migliore. E, soprattutto, parlando chiaro: il nuovo capo dell'area tecnica ha confermato pubblicamente ciò che si era capito da tempo: tutti i bianconeri sono sul mercato, condizionato da rigorosi vincoli contabili. L'eccezione è Allegri il quale, tuttavia, sa perfettamente quanto, anche per lui, questa sia una stagione da dentro o fuori. Cogliendo fior da fiore dal lessico giuntoliano, subito l'avvertenza: "Dovremo avere un occhio alla storia della Juve, per tornare competitivi e un occhio rivolto ai bilanci". L'elogio di Manna, già confidenzialmente Giovanni: "Io sono appena arrivato, ma il club si è mosso in maniera straordinaria con Rabiot, uno dei centrocampisti più forti del mondo, con Weah e la conferma di Milik. Ora dobbiamo razionalizzare la rosa, definendo una linea. McKennie fuori dal progetto? Mai detto". Gli esuberi: "In questo momento, ci sono ragazzi sul mercato che lavorano a parte; stiamo trattando Zakaria e Arthur con alcuni club e stiamo trattando anche Bonucci con altri, ma non abbiamo ancora trovato una sistemazione gradita. Non ci saranno mosse alla Giuntoli, solo mosse della Juventus. Dobbiamo fare un mercato sostenibile e competitivo, mixando esperienza e gioventù".

Giuntoli su Vlahovic, Chiesa e Allegri

L'elogio dei giocatori pregiati in organico: "Noi al momento puntiamo fortissimo su Vlahovi?, su Chiesa, su Kean e su Milik. Lavoro con grandissimi dirigenti che già stavano cambiando il corso della Juve. Vlahovi?? Ho già parlato della sostenibilità, in caso di enormi offerte, valuteremo, ma noi puntiamo moltissimo su di lui. Pogba? Sta rientrando da un'annata travagliata, ha grande voglia e l'aspettiamo. Puntiamo su di lui per trascinare i ragazzi. Abbiamo molt calciatori, pensiamo di essere a posto così. Dobbiamo trovare l'equilibrio tra competitività e sostenibilità? sebbene sappiamo non sarà facile". Allegri: "Parlo con lui tutti i giorni, è contento della squadra, crede che dobbiamo continuare il progetto con i giovani che è già ben avviato. Lui è convinto che questa squadra abbia grandi margini di miglioramento, non mi ha chiesto giocatori. Non ci sono ricette, ci vuole solo lavoro quotidiano". Il memento, perché nessuno dimentichi che una stagione senza successi sia un'enormità per la Juve, figurarsi due di fila: "La Juve si è lasciata alle spalle un periodo straordinariamente difficile, Allegri è stato l'ideale per affrontarlo. Massimiliano è la persona in grado di portare avanti il percorso intrapreso con grande qualità. Per ottenere grandi risultati ci vogliono talento, mentalità e disciplina: siamo sicuri che Allegri sia il più talentuoso di tutti". C'è il mercato e poi c'è la storia della Juve. Fra cinque giorni si compiranno i cent'anni della proprietà Agnelli, ma, per la prima volta dal 1959, esclusa l'emergenza pandemia, non ci sarà la passerella di Villar Perosa, tanto cara all'Avvocato: sarà rimpiazzata da un allenamento allo Stadium a porte aperte, il 9 agosto. Falsa partenza.

 


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