Retroscena Massa, errore grave: ecco cosa gli ha detto Allegri dopo il fallo di Malinovskyi

La direzione arbitrale di Genoa-Juventus ha acceso il confronto tra l’arbitro e il tecnico della Juve multato con 10 mila euro
Retroscena Massa, errore grave: ecco cosa gli ha detto Allegri dopo il fallo di Malinovskyi
Franco Ordine
3 min

A leggere la motivazione dell’ammenda da 10 mila euro con l’aggiunta della diffida (anticamera della prossima squalifica), con cui il giudice sportivo ha sanzionato il colloquio post Genoa-Juve avvenuto tra l’arbitro Massa e l’allenatore della Juve Max Allegri, sembra che ci siano stati due atti: il primo molto composto, educato e cortese, e il secondo - per usare il termine del bollettino firmato dal dottor Mastrandrea - “irrispettoso” tanto da provocare il provvedimento dell’allontanamento del tesserato dallo spogliatoio degli arbitri. Per amore di precisione va riferito che l’episodio non era passato inosservato ai frequentatori dello stadio targato Genoa, di qui l’anticipazione del Secolo XIX che ha dato notizia dell’avvenuto colloquio riferito con toni molto più polemici di quelli invece raccontati poi dal referto arbitrale, l’unico a fare testo per la giustizia sportiva. Ma che cosa si saranno mai detti Massa e Allegri? Di sicuro uno dei rilievi presentati all’arbitro è stato rappresentato dal mancato intervento immediato dopo il grave fallo di Malinovskyi su Yildiz, “chiamato” soltanto con qualche secondo di ritardo su probabile segnalazione di uno dei suoi collaboratori e sanzionato con il giallo invece che con il rosso. “Ti rendi conto che quel fallo poteva stroncare la carriera di un ragazzo?” deve avergli segnalato Max. Discutibile la risposta dell’interessato: “Mancava 1 minuto alla fine, non sarebbe certo cambiato il risultato”. Errore grave fa sapere Rocchi. Forse doppio errore.

Allegri-Massa, il retroscena

Il confronto dev’essere diventato più aspro a proposito dell’operato del varista Fabbri in occasione sia del “mani” di Bani non sanzionato col rigore sia per la mancata espulsione di Malinovskyi. E qui Allegri ha ripetuto esattamente la stessa tesi esposta poi in sala stampa davanti ai giornalisti. Nessuna offesa, nessuna accusa ma una elementare constatazione. E cioè: “Il Var non è oggettivo ma soggettivo!” Che vuol dire: viene interpretato dall’uomo e quindi cambia a seconda della sua sensibilità. Ogni riferimento anche al precedente di Napoli-Inter (trattenuta di Lautaro su Lobotka all’origine del primo gol di Chalanoglu) era forse voluto. Non è complicato immaginare come Massa si sia difeso utilizzando la stessa tecnica usata da recenti difensori dell’operato della classe arbitrale. Come rispondono costoro? Così: “Cosa vuoi dire? Che c’è malafede?”. La replica di Allegri, a pensarci bene, dev’essere stata identica a quella ascoltata in qualche trasmissione sportiva: “Questo lo dici te!”. E qui, probabilmente, il confronto si è interrotto bruscamente.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video