Juventus, Danilo: "Quella volta che Gatti mi diede una lezione di vita..."

Le parole del difensore bianconero sul compagno di reparto e sul mondo dei giocatori nel calcio di oggi

Danilo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TNT Sports Brasil in cui ha parlato del suo ruolo da leader nel club bianconero e non solo: "Una squadra di grande tradizione come la Juventus è sempre stata ben rappresentata a lungo da giocatori storici italiani. Dopo essere stato vice-capitano l'anno scorso, in questa stagione sono diventato capitano della squadra. È motivo di grande orgoglio per me".

Danilo: "Oggi vanno solo i calciatori popstar..."

Il difensore brasiliano ha commentato anche come funziona il mondo dei suoi colleghi oggi: "I calciatori che non sono 'popstar' vendono poco, hanno poca visibilità mediatica. Un giocatore che va a cena fuori la settimana in cui la sua squadra perde la partita, che è una cosa che ovviamente si può fare, diventa molto più popolare di un giocatore che va ad un evento di beneficenza o che ad esempio va ad aiutare una comunità. Il mio sforzo ad oggi è cercare di influenzare le nuove generazioni di atleti e calciatori".


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L'episodio con Gatti

Danilo, in particolare, ha fatto l'esempio di Federico Gatti: "Un giocatore che forse quattro anni fa giocava ancora nelle categorie amatoriali e da un momento all'altro si trova in un mondo molto diverso da quello a cui era abituato. Quando è arrivato, mi ricordo che era più o meno da 3 mesi che stava cercando casa, poi un giorno gli chiesi: 'Ma hai trovato una casa?'. E lui mi rispose: 'Ne ho trovato una vicino all'aeroporto, qui a Torino'. Ho subito pensato che non fosse un posto dove di solito alloggiano i calciatori della Juventus, che preferiscono più il centro città o verso le Colline, che sono posti migliori diciamo. Vicino all'aeroporto è forse un aerea più rurale, e ribattei: 'Ti piace, ti trovi bene?'. E lui: 'Dani, è quello che mi conveniva di più in questo momento'. Era appena arrivato, non aveva un contratto diciamo stratosferico, era un giocatore in crescita e ho pensato che a volte gli insegnamenti nella vita arrivano quando meno te lo aspetti. [...] A volte si pensa che si impari di più dai calciatori con più titoli, con più esperienza e con una carriera incredibile, ma poi arriva un ragazzo dalle categorie dilettanti, che ha fatto tanta gavetta, e che ha lavorato al mercato, che è riuscito a darmi questo insegnamento".


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Danilo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TNT Sports Brasil in cui ha parlato del suo ruolo da leader nel club bianconero e non solo: "Una squadra di grande tradizione come la Juventus è sempre stata ben rappresentata a lungo da giocatori storici italiani. Dopo essere stato vice-capitano l'anno scorso, in questa stagione sono diventato capitano della squadra. È motivo di grande orgoglio per me".

Danilo: "Oggi vanno solo i calciatori popstar..."

Il difensore brasiliano ha commentato anche come funziona il mondo dei suoi colleghi oggi: "I calciatori che non sono 'popstar' vendono poco, hanno poca visibilità mediatica. Un giocatore che va a cena fuori la settimana in cui la sua squadra perde la partita, che è una cosa che ovviamente si può fare, diventa molto più popolare di un giocatore che va ad un evento di beneficenza o che ad esempio va ad aiutare una comunità. Il mio sforzo ad oggi è cercare di influenzare le nuove generazioni di atleti e calciatori".


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