© LAPRESSE Cambiaso e la prima in Nazionale: "Papà mi disse che avrei portato le borracce"
Passato dalla Serie D con il Savona, alla Juventus e poi alla Nazionale nello spazio poco più di 4 anni, Andrea Cambiaso racconta la sua costante ascesa nel calcio che conta: "Come ho fatto ad arrivare qui è una bella domanda – le sue parole in un'intervista esclusiva a Vivo Azzurro Tv - non me lo so spiegare neanche io. È stato un percorso bellissimo, mi auguro che sia ancora all’inizio di questo sogno che piano piano sto realizzando. I miei meriti? La tenacia, la fame che ho avuto sin da piccolo. Ho sempre creduto in me stesso e così sono arrivato fino alla Nazionale".
Il ginocchio rotto, il Covid e la Nazionale
Il 24enne esterno della Juventus ha avuto la forza di superare tante difficoltà: "Ho sempre pensato che se non mi fossi rotto il ginocchio, oggi probabilmente non sarei qui. È stata una mazzata, ero nella fase più importante della mia carriera, stavo facendo molto bene all’Alessandria e si parlava a gennaio dell’interessamento di qualche club di Serie B. Ho dovuto fare i conti prima con la rottura del crociato e poi con il Covid, ma sono stato bravo perché ho sempre tenuto la testa collegata e sono tornato". Poi, un anno fa, è arrivata la prima convocazione in Nazionale: "Era il giorno prima di Juventus-Cagliari e il team manager mi ha dato la notizia. Quasi non ci credevo. Ho chiamato subito i miei genitori e mio padre mi ha detto ‘vabbè, andrai lì a fare il porta borracce’. Era contentissimo, ma voleva che rimanessi con i piedi per terra. Questa è una cosa che ho imparato bene da lui".
Il rapporto con Spalletti
Cambiaso racconta poi il suo rapporto con Luciano Spalletti, commissario tecnico dell'Italia: "Con il mister c’è un ottimo rapporto, è un uomo di campo ed è bello avere a che fare con persone che hanno grande passione per questo sport. Lui ci chiede di giocare a pallone, come fa anche Thiago Motta, e di essere sempre disponibili con il compagno: questo lo abbiamo fatto vedere, soprattutto nelle ultime partite". Contro il Belgio, a Roma, è poi arrivato il primo gol in azzurro, due settimane fa: "È stato incredibile - le parole di Cambiaso a Vivo Azzurro Tv - lì per lì non ho esultato tantissimo perché temevo di essere in fuorigioco. Quando, dopo il controllo Var, ho visto che l’arbitro indicava il centro del campo è stata un’emozione fortissima".