Juve, il sogno mostruosamente proibito

Leggi il commento del direttore del Corriere dello Sport - Stadio
Juve, il sogno mostruosamente proibito© ANSA
Ivan Zazzaroni
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E c’era chi, in settimana, parlava di possibile sogno scudetto per la Juve. Vale tutto ormai. La verità è che questa Juve non può permetterselo: ha fatto troppo poco per rendersi credibile come candidata. Da qui alla fine dovrà cercare di raggiungere solo il quarto posto, dal momento che è un obiettivo inseguito anche da Lazio e Bologna, avversarie tutt’altro che arrendevoli.

Lo scudetto è invece possibile per l’Atalanta che prima della sosta ospiterà l’Inter in una delle partite più importanti della stagione. A tal proposito ricordo che l’anno scorso la squadra di Gasperini fu quella che ottenne più punti nelle ultime undici giornate, 23: i finali le si addicono.

All’Allianz, dove i cori di protesta sono stati continui - da «fuori i coglioni!» a «vergognatevi!», ma anche la dirigenza ha avuto le sue belle dediche -, la differenza tra Juve e Atalanta è stata imbarazzante: 3,73 di coefficiente xG non s’era mai visto.

Non c’è progresso nella Juve e temo che anche il progetto possa andare a farsi friggere. Pochissimi i giocatori che hanno evidenziato miglioramenti, una crescita: Nico, Yildiz e Cambiaso, per non parlare di Koopmeiners e Vlahovic, hanno deluso. Anche Kolo Muani, partito benissimo, è imploso.

La Juve non prendeva quattro pere in casa dal ’67, uscendo dallo stadio c’era chi invocava Allegri. Oggi il tecnico più moderno e spiazzante della Serie A è Claudio Ranieri che non filosofeggia: controllate chi mette in campo.

 

 

 

 


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