Lazio, Immobile: "È l'anno della Champions. Voglio chiudere qui la carriera"

L'attaccante si è raccontato ai microfoni di "Linea Diletta" su DAZN: "Con Inzaghi rapporto speciale. Lotito? Gli ho chiesto l'aumento..."
Lazio, Immobile: "È l'anno della Champions. Voglio chiudere qui la carriera"© LAPRESSE
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ROMA - È un anno d’oro per Ciro Immobile, coronato da una valanga di gol e record. Il bomber della Lazio si è raccontato ai microfoni di “Linea Diletta” su DAZN in una insolita battuta di pesca sulle rive del Lago di Vico (VT). E le prime parole sono tutte per l’allenatore Inzaghi: “Lui a pesca non va, impossibile vederlo fermo, deve stare sempre in movimento. Siamo cresciuti insieme: io come calciatore, lui come uno dei migliori allenatori. Potevamo fare di più con la Lazio, soprattutto nell’anno che abbiamo perso la Champions League all’ultima giornata contro l’Inter. Però nella scorsa stagione è arrivata la Coppa Italia che è un traguardo importante. Noi dobbiamo sempre lottare per la Champions, per una società così grande è un obbligo. Il rapporto con lui? Io sono uno dei senatori e cerco di aiutarlo negli spogliatoi. Ci sono momenti in cui si discute, è normale. Dopo la mia sfuriata al momento della sostituzione (match contro il Parma, ndr), ci è rimasto male per il rapporto che abbiamo. Alla fine però ha fortificato ancora di più il legame”.

Lazio, parla Immobile

Ciro tra passato e presente continua a raccontarsi, senza dimenticare l’obiettivo di fare bene anche in Nazionale: “Questo per la Lazio è l’anno buono per la Champions League. Stiamo facendo un grande percorso, poteva essere ottimo senza aver perso qualche punto in giro. È il nostro limite: se vuoi essere una grande squadra non devi permetterti certi risultati. Io e Belotti in concorrenza per essere titolari con l’Italia? Siamo amici, abbiamo trascorso anche le vacanze insieme alle Maldive. Si vedrà, c’è competizione sana ed è giusto così. Con Mancini mi trovo bene, qualcuno diceva il contrario. Va tutto a gonfie vele, abbiamo raggiunto grandi risultati e ho visto gente ritornare ad appassionarsi alla nazionale. Klopp? Mi piace parlare di lui, mi sarebbe però piaciuto lavorarci nel mio miglior momento che ovviamente non è stato quello a Dortmund”. Poi sul futuro in biancoceleste: “Vorrei rimanere qui sino a fine carriera. La città è bellissima e si sta bene. Anche con la società il rapporto va alla grande e i tifosi mi amano. Quando trovi un certo equilibrio è difficile andare via”. Poi una battuta sul patron Lotito: “Se gli ho chiesto l’aumento? Ho cercato di convincerlo in tutti i modi (ride, ndr)".

L’amore per la moglie

Immobile e Jessica sono una cosa sola e hanno formato una bellissima famiglia: “L’ho conosciuta a Pescara, da quel momento non ci siamo più lasciati. Dire al padre che sarebbe venuta con me a Genova è stato un dramma. Ci siamo sposati prima del Mondiale del 2014. Noi coppia social? Sì, ma riusciamo a gestire bene il pubblico e il privato. Lei non mi rimprovera, io invece lo faccio quando mette troppi video in cui balla. Alla fine fa sempre quello che vuole lei!”.

Capitolo razzismo

Immobile ha parlato anche di razzismo: “Dà fastidio quando la Lazio viene accostata a certe immagini. I tifosi biancocelesti hanno fatto tanti gesti a favore della lotta contro il razzismo. Qui parliamo di uno stereotipo. Se 10 tifosi della Lazio si comportano male andiamoli a prendere, non è giusto che paghi tutta la Curva Nord”.


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