Lazio-Inter, Inzaghi: "È sfida scudetto. Orgoglioso di uno stadio pieno"

Il tecnico biancoceleste in conferenza stampa ha presentato la super sfida dell'Olimpico: "Strano sentire parlare di titolo, ma noi meritiamo questa classifica"
Lazio-Inter, Inzaghi: "È sfida scudetto. Orgoglioso di uno stadio pieno"
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FORMELLO - Ci siamo, la Lazio è pronta ad affrontare l'Inter in un big match di alta classifica. Simone Inzaghi, in conferenza stampa, ha presentato la sfida ai nerazzurri: "Strano sentir parlare di incontro da scudetto, ma la classifica dice questo. L’Inter è forte, determinata, ci siamo preparati al meglio. L’ultimo allenamento mi farà risolvere qualche dubbio. Cercheremo di fare una grande partita davanti ai nostri tifosi. La sfida è molto importante, ma non decisiva. Mancheranno altre 14 sfide con tanti punti in palio. Vincere, certo, darebbe una spinta in più. Noi in vantaggio perché non favoriti? Sappiamo da dove siamo partiti, quanto abbiamo lavorato. Ci troviamo in questa posizione perché lo abbiamo meritato. Giochiamo un ottimo calcio senza avere l’ossessione della classifica. Conosciamo bene il nostro obiettivo".

Inzaghi in conferenza

Lazio e Inter le due outsider per il titolo, queste le parole di Antonio Conte. Inzaghi dice la sua: “La Juventus è avanti a tutti da anni per idee, programmazione. Hanno fatto uno stadio di proprietà, si meritano tutto, quest’anno ci sono Inter e Lazio a contendergli il titolo. Le polemiche arbitrali sulla Lazio? Noi meritiamo per il campo. Io Inzaghi e la società non abbiamo più parlato di arbitri. Siamo usciti in Europa League per un rigore sull’1-1 sacrosanto. A Napoli in Coppa Italia ci sarebbe da recriminare per ore. Ma non sarebbe giusto, guardiamo al presente, alla partita di domani. In passato anni fa abbiamo perso la Champions per colpa nostra e anche per altri fattori”.

Inzaghi: "Juve, Roma e Milan dovrebbero esserci avanti"

Ancora sul campionato: “Juventus, Roma, Milan, per fatturato dovrebbero essere davanti a noi. Ma il calcio è così, i pronostici vengono ribaltati. Siamo lì per merito, cerchiamo di esserci per tanto tempo. Siamo stati bravi: il ds, il presidente, i tifosi che ci stanno trascinando. Questo è un punto non di arrivo, non di partenza”. Inzaghi calciatore e Inzaghi allenatore, Simone ricorda: “Le sensazioni sono diverse. Qui si hanno tante preoccupazioni in più. Contro l’Inter è importante fare bene. La differenza la faranno le motivazioni per dare quel qualcosa in più. Il challenge al VAR? Lascerei tutto com’è. Si è faticato, eravamo abituati ad un altro tipo di calcio. La VAR ha cambiato il calcio, su un fuorigioco di 3 metri non si sbaglia. Tutti hanno accettato il sistema, per ora giusto lasciare tutto in questo modo”.

L’obiettivo grande

Vincere un titolo da scudetto da giocatore e da allenatore, Inzaghi ci pensa: “Sarebbe bello, mancherebbe anche la Supercoppa Europea. Sono orgoglioso di questi ragazzi, sono migliorati, danno soddisfazioni a tutti. Penso che la partita di domenica scorsa, in un momento particolare per le assenze, abbiamo vinto grazie ai tifosi, tutti a festeggiare insieme. Una serata che è rimasta dentro. Per me è un motivo di grande orgoglio vedere uno stadio pieno. Da quel Lazio-Empoli di 4 anni fa sono cambiate tante cose. Per il merito di tutte le persone che lavorano. Contro l’Inter servirà lucidità, sono organizzati, con un ottimo allenatore e tanti campioni. Faremo la nostra partita. Servirà fare attenzione in fase di non possesso. Attenzione a Lukaku e Lautaro. Conte? C'è stima, ci conosciamo, ha vinto subito in Italia. Il suo calcio è chiaro, conosciuto, dà organizzazione. E poi motiva i suoi, in partite come questa fanno la differenza". Chiusura su Jony: "Parliamo di un giocatore in crescita. Diverso da quello visto 4 mesi fa. Ha compreso tante nozioni, è intelligente, si è inserito bene nella squadra. In precedenza questo ruolo non lo aveva mai fatto. Lukaku è tornato, non ha molti minuti, ma presto può darci una mano".


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