Lazio, l’avvocato Gentile: “Chiesto il 3-0 a tavolino contro il Torino"

Il legale del club, dopo la decisione sulla questione tamponi, guarda già al round di lunedì: "La Corte d’Appello decide sul nostro reclamo"
Lazio, l’avvocato Gentile: “Chiesto il 3-0 a tavolino contro il Torino"© @ Marco Rosi / Fotonotizia
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ROMA - Tiene sempre banco la questione tamponi in casa Lazio. Ai microfoni di Radio Punto Nuovo Sport Show, l’avvocato del club biancoceleste, Gian Michele Gentile, ha commentato la situazione: “L’inibizione per il presidente Lotito riguarda solo l’attività federale. Quindi Lotito è presidente della Lazio e continua a fare quello che deve fare e resta consigliere, però non partecipa alle riunioni. Per sette mesi il consiglio federale sarà con un membro in meno. Tutto qua. Ricorso? Siccome le decisioni sono esecutive, il ricorso non sospende l’esecuzione delle sanzioni. Se il ricorso verrà accettato, tornerà a partecipare. Lotito può continuare a parlare e fare tutto quello che ha fatto fino ad ora. Può andare allo stadio come tutti i cittadini, ma non può andare nello spogliatoio”. Poi sulla questione dei medici Pulcini e Rodia: “Non possono andare in campo ad assistere le partite.Il tribunale ha riconosciuto le ragioni della Lazio? Questo lo abbiamo sempre sostenuto. Vi invito a guardare bene il dispositivo, perché alcune delle sanzioni mosse dalla procura sono cadute: il dispositivo dice che accoglie il deferimento nei limiti della motivazione. Nelle motivazioni ci saranno degli episodi tra quelli contestati per cui il tribunale ha detto che non c’era niente di illecito".

Lazio, le parole dell’avocato Gentile

“La Lazio non ha fatto giocare positivi? Gli episodi ridimensionati saranno quelli che riguardano Immobile. Il 3-0 a tavolino contro il Toro? Lo sappiamo lunedì. Il giudice sportivo ha deciso che fosse necessario ripetere la partita, noi abbiamo fatto reclamo. Lunedì la corte d’appello decide sul nostro reclamo. Questo deriva dal fatto che l’Asl di Torino ha fatto provvedimenti contradditori. Il problema è che c’è una materia in tema di Covid e calcio che è confusa. Non si capisce chi deve fare cosa. È un problema che va risolto, anche perché il regolamento sportivo dice che una squadra che ha 13 calciatori di cui un portiere ha l’obbligo di presentarsi. Deve esserci chiarezza”. Chiosa finale sulla questione dei diritti tv: “Dazn? Lotito è una persona che sa fare il suo lavoro, che ha le idee chiare, che ha sempre difeso il mondo del calcio. Non ha mai anteposto i suoi interessi a quelli della Lega”.


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